Nessun investimento finora su parco mezzi:risorse urgenti parla Frullo (Usb)
Ogni giorno sono ben 750 le vetture dell’Atac fuori uso per guasti sul percorso o in riparazione nelle rimesse, costringendo pendolari e cittadini a fronteggiare enormi disagi e impegnando ingenti risorse per riportare tram e autobus nelle rimesse prima della regolare fine del turno. “La situazione è peggiore dell’anno scorso”, spiega a Radiocolonna Michele Frullo, sindacalista dell’Usb che segue da vicino le problematiche aziendali dell’Atac. “Il problema è che i mezzi sono vecchi e mancano investimenti necessari per il rinnovo del parco mezzi. Non ci resta che sperare che arrivi presto qualche vettura di rinforzo”.
Ma per avere mezzi freschi servono i soldi e Atac, in questo momento, ne ha pochi. “Sappiamo che il dg Rettighieri sta dirottando alcuni fondi verso questo fronte, per la prima volta dopo anni, visto che in passato non si è mai investito per l’acquisto di nuove vetture. Il dg si è presentato bene, ma ora bisogna tradurre i buoni propositi in fatti”, continua il sindacalista. A cominciare da un serio intervento sulla flotta autobus. “Sui guasti pesa anche il pessimo stato del manto stradale romano, perchè le buche non aiutano”, chiarisce Frullo. “Oggi capita che fino al 40% dei 1600 mezzi rimanga fermo nei depositi per riparazioni o si rompa durante la corsa”.
Una strada per ottenere più fondi fondi per l’acquisto di nuovi mezzi ci sarebbe, ovvero la cessione dei depositi, cui starebbe lavorando lo stesso direttore generale su imput del commissario Francesco Tronca. Un’ipotesi che però piace poco all’esponente Usb che vede nell’operazione “l’apertura all’arrivo dei privati. Vendere il patrimonio è sbagliato, perché poi quando non si ha più nulla e si è raschiato il fondo del barile, cosa si fa? Si trova un’azionista privato? Non è una buona idea”. (Gianluca Zapponini)