Roma: poca ricerca di prosperità nei progetti di Rocca e Gualtieri

Nella capitale tanti progetti per farla funzionare meglio, ma poca attenzione per migliorare la vita dei romani riguardo al lavoro e al benessere

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Recentemente c’è stata un’escalation di convegni sulle prospettive della città in tutte le direzioni da quella immobiliare a quella industriale insieme a una valanga di dichiarazioni dai vertici del Campidoglio e della Regione. Buon ultimo il presidente della Regione, Francesco Rocca, che ha voluto dire la sua sul termovalorizzatore, affermando che a suo avviso dovrebbe essere più piccolo. Una dichiarazione che certamente non accelera la realizzazione dell’opera, quanto mai necessaria e urgente, semmai si riconsiderasse nuovamente il progetto.

Per contro il sindaco Roberto Gualtieri, dalla Francia, dove si è recato per sostenere la Capitale al Mipim, l’annuale fiera dell’immobiliare a Cannes, ha sostenuto per l’ennesima volta che Roma è in trasformazione, quasi un cantiere a cielo aperto, che ci sono tantissimi progetti e cospicue risorse da spendere in interventi per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Inoltre si è dichiarato soddisfatto che la sua città sia salita dall’ottavo al quarto posto nella classifica dell’Europe’s Best Cities Report di Resonance Consultancy.

Un team multidisciplinare ha infatti apprezzato soprattutto l’archeologia, le bellezze paesaggistiche, gli spazi verdi, cultura, i ristoranti e la vivacità turistica della Capitale.  Ma l’ha bocciata riguardo alla prosperità, relegandola nella 59ma posizione, a metà della classifica che comprende 100 capitali. In particolare Roma sarebbe insufficiente in rapporto al titolo di studio dei residenti, all’occupazione, al reddito, alle startup.

Ma questi aspetti, che riguardano la condizione sociale ed economica dei cittadini, tanto Rocca che Gualtieri, sembrano ignorarli, dimostrandosi impegnati soprattutto nella narrazione della soluzione dei problemi legati alla sanità, ai trasporti e al traffico sempre più convulso e ai rifiuti che aumentano in maniera disordinata.

Fare politica non vuol dire, però, soltanto far funzionare gli ospedali o migliorare il sistema dei trasporti, ma piuttosto occuparsi di lavoro, di istruzione, di ambiente, di sicurezza e di vita, fornendo anche gli strumenti per la lettura della realtà. Tanto Rocca che Gualtieri dovrebbero ricordarsi talvolta che governano la Regione e la Città dove al centro c’è l’uomo e quindi rivolgere maggiore attenzione alla crescita e al benessere dei loro abitanti.

 

 

 

 

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