Categorie: Cronaca

Ciclabile Guido Reni, il Comune non si ferma. Patanè smentisce accusa su perdita parcheggi

"Dei 276 si arriverà a perderne un numero risibile che va dai 10 ai 20 stalli", ha spiegato l'assessore

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Nessun dietrofront del Comune di Roma sulla pista ciclabile in via Guido Reni, dopo le proteste che ieri hanno bloccato il cantiere. A ribadirlo è l’assessore capitolino alla Mobilità Eugenio Patanè. “Non c’è alcun dietrofront da parte dell’amministrazione a seguito della protesta di oggi (ndr ieri) che ha portato addirittura al blocco del cantiere del Grab”. Secondo Patanè chi ha impedito di proseguire i lavori lo ha fatto “in maniera del tutto illegittima e con l’appoggio di qualche forza politica” e “non sapeva o fingeva di non sapere che con il Municipio e i cittadini, con cui abbiamo interloquito nelle ultime settimane”.

L’assessore respinge l’accusa dell’associazione Sos Guido Reni, secondo per fare posto alla nuova ciclabile farebbe il quartiere perderebbe 300 parcheggi. “Avevamo già concordato delle modifiche al progetto – ha spiegato Patanè – che ci consentiranno di recuperare la quasi totalità dei posti auto: dai 276 si arriverà a perderne un numero risibile che va dai 10 ai 20 stalli. Siamo giunti a questa soluzione lavorando sia sulla ridefinizione del progetto intorno al tracciato della pista ciclabile, sia sulla risistemazione delle vie limitrofe a via Guido Reni: ad esempio 108 posti auto saranno ricavati su via Vespignani, via Pannini, via Stern, via Pier della Francesca, via Donatello e via Sacconi”.

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