"Per fortuna non sono state colpite persone, ma c’è una lunga sequela, una escalation che va avanti da due anni e che sta crescendo, e questo non può che preoccuparci", ha detto il presidente dell'VIII Municipio
L'esplosione dell'ordigno davanti al centro sociale romano "La strada" in via degli Armatori alla Garbatella a Roma avvenuta questa notte alle 4:08.
Una porta blindata danneggiata, con i poster attaccati sopra completamente strappati. Si presenta così uno degli ingressi del noto centro sociale romano “La strada”, nel quartiere Garbatella di Roma, dove questa notte alle 4 circa è esploso un ordigno.
Sul posto, in via degli Armatori, sono intervenuti fin dalle prime ore del mattino, gli agenti della polizia scientifica, e si attende l’arrivo degli artificieri. Sono in corso le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto, anche se al momento una delle ipotesi è che l’ordigno sia stato appoggiato sulla maniglia dell’ingresso e successivamente fatto esplodere.
“Purtroppo non è la prima volta che questo posto viene individuato come bersaglio di attentati che vengono firmati richiamando una matrice filo-israeliana, che vuole colpire luoghi e simboli dell’iniziativa politica e sociale in solidarietà con Gaza e la Palestina”, ha detto il presidente del Municipio Roma VIII, Amedeo Ciaccheri, presente davanti al centro sociale dopo che stanotte è esploso un ordigno.
“Per fortuna non sono state colpite persone – ha aggiunto – ma c’è una lunga sequela, una escalation che va avanti da due anni e che sta crescendo, e questo non può che preoccuparci. Proprio lo scorso maggio, dopo un altro ordigno esploso contro questa sede e con altri danneggiamenti avvenuti nel corso dei mesi qui a Garbatella in luoghi simbolici dove, con statue o manifesti si esprimeva solidarietà con il popolo palestinese, convocammo una manifestazione di piazza per chiedere alle forze politiche e sociali di prendere parola. C’è chi in questo momento vuole portare a Roma il clima di guerra a cui stiamo assistendo a Gaza, e lo fa nel cuore della notte impunemente. Questo ci deve far riflettere e preoccupare. Chiediamo alle forze dell’ordine, alla prefettura e alle forze politiche, sociali e sindacali di prendere parola e alzare una cortina democratica perché c’è chi, con questi atti, cerca di minacciare chi si espone di fronte alla crisi umanitaria e al massacro che sta avvenendo a Gaza”.
Lo striscione trovato davanti al centro sociale, “è una firma, ed è credibile che in queste ore stiano avvenendo tanti episodi della stessa matrice – ha aggiunto Ciaccheri -. Alessandro Di Battista doveva essere ieri ospite a un evento a Testaccio, dove ero previsto anche io nel programma di stasera. Probabilmente c’è una iniziativa che individua nel mucchio alcuni personaggi, simboli e luoghi come bersagli che si vogliono censurare. A maggio denunciavamo l’ennesimo attentato e adesso ce n’è un altro. Quindi crediamo che ci siano tutti gli elementi che questa sia una minaccia esplicita”, ha concluso Ciaccheri.