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Giubileo 2025, il punto. Salta il tram Termini-Vaticano

Il lotto da San Pietro alla stazione si farà dopo l’Anno Santo, troppo complicato. Da Giureconsulti al Vaticano l’amministrazione “subito” al lavoro

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Niente tram da Termini al Vaticano per il Giubileo, oramai è ufficiale. L’assessore ai Trasporti di Roma Capitale Eugenio Patanè ha chiuso la consultazione per la TVA (Termini-Vaticano-Aurelio) ed è stato chiaro: “Tra le proposte emerse, molte sono quelle che intendiamo raccogliere, accogliere o sottoporre ad approfondimento.  Tra queste, una delle più importanti che sicuramente faremo nostra è la possibilità di separare le Conferenze dei Servizi e fare due lotti, il primo da Giureconsulti al Vaticano e il secondo dal Vaticano a corso Vittorio a via Nazionale e Termini. Sul primo lotto, che non presenta criticità, ci metteremo al lavoro da subito, mentre per quanto riguarda il secondo lotto, i  lavori partiranno dopo il Giubileo”.

La TVA opera complicata 

Il Tavolo di Consultazione coordinato dall’architetto Claudio Cipollini sulla tranvia Termini-Vaticano-Aurelio, è nato proprio per mettere assieme tutte le parti interessate, e Patanè si è detto “molto soddisfatto della grande partecipazione, dell’esito e dei risultati del Tavolo di Consultazione sulla TVA”. Nei fatti però l’opera è complicata, e ha interessato tutta una serie di soggetti: dalla Sopraintendenza, alle organizzazioni dei commercianti.

La Termini-Vaticano-Aurelio in parte rivisitata 

L’opera sarebbe stata utilissima per il Giubileo del 2025, per permettere un collegamento alternativo alla metro A per arrivare a San Pietro. Patanè ha messo in luce che “tra le altre proposte da prendere in considerazione, rivedere e ottimizzare il posizionamento delle fermate sull’intero percorso; mettere in pratica le tecnologie più all’avanguardia per diminuire le vibrazioni; prevedere indennizzi per le attività commerciali impattate dai cantieri; la sistemazione complessiva del capolinea Giureconsulti con un parcheggio di scambio; il doppio binario sui ponti Pasa e Vittorio, che evita un inutile passaggio davanti all`ospedale Santo Spirito”.

I binari al centro di Corso Vittorio

La tratta Venezia-Ponte Vittorio d’altronde presenta una serie di problemi che necessitano di un ulteriore approfondimento. L’assessore pensa che “il posizionamento dei binari al centro di corso Vittorio e non affiancati ai marciapiedi sia una proposta largamente condivisa e che  presenti molti vantaggi. Un’altra proposta interessante, sulla tratta Nazionale-Venezia, prevede di spostare i binari sul lato nord, invece che sul lato sud, o in alternativa al centro della strada, per evitare interferenze con incroci e carrabili sul lato degli alberghi”. Massima collaborazione poi con i Beni Culturali, rispettando con “ in maniera ossequiosa” i  “vincoli e le prescrizioni della Soprintendenza”,  e ribadendo “che la realizzazione dell’opera comporterà anche una rigenerazione degli spazi urbani grazie alla collaborazione con gli esperti dell’Università Sapienza”.

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Tags: campidoglio Mobilità