Categorie: Cronaca

Il Grab a via Guido Reni, Cittadinanzattiva rilancia la modifica

L’organizzazione afferma che prima di fare la ciclabile bisognava realizzare la trasformazione dell’area

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La pista ciclabile di Guido Reni si può modificare in extremis, passando su via Capoprati. Così almeno la pensa Cittadinanzattiva Flaminio, che si è unita ai cittadini che protestano per il tratto di Grab che appunto è stato previsto in quella strada, facendo sparire centinaia di posti auto. “E’ un problema progettuale. In quella zona dovrà nascere la Città della Scienza, un hotel, una tramvia. E allora è assurdo partire prima dalla ciclabile”, dice Massimo De Cristofaro, rappresentante di Cittadinanzattiva in quella zona.

Per Cittadinanzattiva la ciclabile di Guido Reni è un ostacolo alle attività

Cittadinanzattiva dice che già nel 2021 fece osservare anche che una ciclovia lungo via Guido Reni avrebbe costituito intralcio anche ad importanti attività e servizi già presenti: È il caso della Caserma delle Volanti della PS, da cui tre volte al giorno partono svariate decine di volanti che prendono servizio in città, il Mercato Rionale e la grandissima congestione che si ripete più volte a settimana in tutta la zona per le partite e gli eventi allo Stadio Olimpico, che, oltre a svariate decine di migliaia di persone, richiamano anche un numero elevato di componenti delle Forze dell’Ordine con relativi mezzi”.

I pareri del Municipio e dell’assemblea capitolina

Anche il Municipio avrebbe dato parere non favorevole. E così la conferenza dei servizi e l’assemblea capitolina. Ma, dice De Cristofaro, fatto grave, “in maniera del tutto irrituale, pareri contrari e prescrizioni sono stati declassati a ‘risolvibili’, il procedimento per la realizzazione del Grab non è stato come richiesto”. Insomma, alla fine il Grab è stato cantierizzato ma senza rispettare le prescrizioni.

Associazioni in piazza a difesa del Grab

Insomma, per Cittadinanzattiva è possibile correggere in corsa il progetto ristrutturando la parte di ciclabile su via Capoprati, in sostanza sulla riva del Tevere, ma allungando di fatto il tratto. Inoltre, in questo modo il Grab passerà in una zona che soprattutto d’inverno è buia e probabilmente anche insicura. La questione dei parcheggi potrebbe essere affrontata, almeno per un po’ di tempo, utilizzando lo spazio delle ex caserme. Ma appunto questa sarebbe una sistemazione temporanea, visto che nello spazio dell’ex Smepp deve nascere la Città della Scienza. E’ pure vero che il parcheggio del Flaminio è lontano un chilometro circa, percorribile in una decina di minuti a piedi circa. Per difendere il Grab, sabato 11 una serie di organizzazioni di ciclisti e ambientaliste ha organizzato una manifestazione. Un modo per ribadire anche Roma deve avere una rete di piste ciclabili degna di questo nome.

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