Categorie: Cronaca

La tragedia di Lampedusa ricordata a Roma dal Centro Astalli

A piazza Gian Lorenzo Bernini, San Saba, iniziativa con cittadini e scuole per fare memoria del dramma vissuto da tanti migranti

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E’ stata ricordata anche a Roma la tragedia di Lampedusa del 3 ottobre 2013 in cui persero la vita 368 migranti. Il Centro Astalli in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’immigrazione, si è ritrovato nel “Giardino della Memoria e dell’Accoglienza”, istituito nel 2018 a Piazza Gian Lorenzo Bernini, nel Rione San Saba, a Roma, per continuare a fare memoria”, si legge in una nota dell’associazione.

Incontro tra cittadini e migranti 

“La giornata del 3 ottobre, istituita dalla legge 45/2016, ha lo scopo di ricordare e commemorare tutte le vittime dell’immigrazione e promuovere iniziative di sensibilizzazione e solidarietà”. A Roma l’appuntamento è stato presso il giardino di Piazza Gian Lorenzo Bernini alle ore 11:30. Per l’occasione, che ha visto la partecipazione di scuole del quartiere e cittadinanza, alcuni rifugiati accolti al Centro Astalli si sono raccontati attraverso il metodo dei ‘libri viventi’ per l’iniziativa ‘Ti racconto una storia, ti racconto di me’.

Ripamonti: fare memoria di chi fugge da fame e guerre

Padre Camillo Ripamonti, presidente Centro Astalli, spiega le ragioni dell’iniziativa: “In questa giornata facciamo memoria di uomini, donne e bambini costretti alla fuga da guerre, persecuzioni e crisi umanitarie, da carestie, cause ambientali e ingiustizie sociali. Facciamo memoria di chi non ce l’ha fatta a compiere il proprio viaggio che si è interrotto tragicamente, in assenza di vie legali”. E ancora: “Ricordiamo anche chi si impegna ogni giorno a metterli in salvo, chi li accoglie e chi li aiuta in un’azione di solidarietà che mai va criminalizzata. Molte delle politiche messe in atto da quel tragico 3 ottobre ad oggi vanno in una direzione estremamente preoccupante e non di rado in aperta violazione dei diritti umani e delle principali convenzioni in materia di asilo. Ricordare le vittime vuole dire prima di tutto rispettare la dignità e i diritti dei vivi”.

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