Corrado contro Lombardi, "si rielegge capogruppo, dica se punta ad accordo con Pd"
Da settimane ormai, liti, dissidi e polemiche sui social animano lo scontro interno al gruppo consiliare del M5s Lazio, sempre più spaccato. Il duro dibattito riguarda il possibile accordo con il Partito democratico in Regione. La presunta promotrice dell’accordo con il Pd è la capogruppo Roberta Lombardi, accusata dai compagni grillini in Consiglio regionale, Valentina Corrado e Davide Barillari, di aver intrapreso la strada di un flirt pericoloso. A tornare all’attacco è ancora una volta la consigliera M5s Corrado che, in un post su Facebook, parla di un “gruppo regionale diviso” e accusa Lombardi di voler conservare a tutti i costi il ruolo di capogruppo, forzando il codice etico grillino che prevede una rotazione degli incarichi, per dettare la linea su questioni come quella dell’appoggio al governatore del Lazio e segretario Pd Nicola Zingaretti. “Cara Roberta, quello che è successo ha dell’incredibile ed è un paradosso che accada proprio nel Movimento 5 stelle – scrive Corrado -.
Il principio di rotazione del capogruppo è stato da sempre un anticorpo del nostro Movimento contro i personalismi e l’accentramento di potere. Il nostro codice etico è chiaro a riguardo ma ieri, qualcosa si è spezzato. Abbiamo un gruppo regionale diviso, questo è sotto gli occhi di tutti, ma forzare la mano autoproclamandoti nuovamente capogruppo a seguito di una votazione finita 5 a 5 è stata una manovra che sconfessa anni di attivismo, e fa perdere l’orientamento rendendo ancora più forte l’esigenza di chiarezza sul dove vogliamo arrivare – aggiunge Corrado -. Far valere doppio il tuo voto per rieleggerti è diametralmente opposto a quel ‘uno vale uno’, spesso interpretato male dal punto di vista del valore e delle competenze delle persone, ma ora schiacciato dal personalismo di una sola che anche tu hai più volte condannato. Questo atto di forza non ha giustificazioni e alimenta tutte quelle voci che sui giornali, nei palazzi, sui territori si fanno insistenti sulla tua volontà di portare avanti un accordo strutturale con il Pd regionale. Cosa devono pensare i nostri consiglieri comunali, attivisti e tutti i cittadini che hai voluto tranquillizzare nell’Assemblea regionale con una slide con su scritto ‘nessun accordo con il Pd’?”, domanda Corrado.
Infatti, è stata proprio la capogruppo alla Pisana Roberta Lombardi, nella VII assemblea generale M5s Regione Lazio, tenutasi 15 giorni fa, a tendere la mano ai colleghi e a chiudere la porta a una ipotesi di alleanza con il presidente Nicola Zingaretti: “Non ci sono ipotesi di alleanze con il Pd in Regione Lazio, ma vogliamo continuare a lavorare con trasparenza su temi concreti per i cittadini. Non entreremo in giunta, non c’è mai stata una proposta nel farlo da parte del M5s”, aveva sottolineato Lombardi all’assemblea. “Cambiare capogruppo alla scadenza dei già trascorsi 18 mesi non significa piegarsi ad una corrente interna al Movimento, ma – continua Corrado su Facebook – è la risposta a quel grido che la nostra base ti ha fatto sentire nei giorni scorsi, anche attraverso una nutrita assenza. Questo attaccamento al ruolo di guida del gruppo consiliare è ciò che di più lontano esista dall’anima del Movimento 5 stelle. Torniamo a mercoledì e fai un passo indietro o palesa i motivi di questo tuo feroce attaccamento a questo ruolo. Perché – conclude Corrado – se l’obiettivo è portare nel Lazio lo schema di alleanza con il Pd è giusto che tutti lo sappiano e che chi ha deciso, ci metta la faccia”. Secondo le voci che si rincorrono alla Pisana, fra le ipotesi in campo, per l’eventuale accordo, la possibilità che il Pd offra la presidenza del consiglio regionale, oggi occupata da Mauro Buschini, a un pentastellato, con l’attuale vicepresidente Devid Porrello in pole-position. Intanto, però, si attende il voto in Umbria del 27 ottobre, dove Pd e Movimento 5 stelle sostengono insieme l’imprenditore Vincenzo Bianconi come candidato presidente della giunta regionale.