La commissione parlamentare Antimafia si è riunita per un'audizione sul litorale di Roma, una visita organizzata da tempo ma che si svolge a pochi giorni dal caso cronaca
Occhi puntati su Ostia, dopo l’omicidio del ragazzo di 19 anni accoltellato la sera del 15 ottobre in via Fornia. La commissione parlamentare Antimafia, presieduta da Chiara Colosimo di Fd’I, si è riunita per un’audizione sul litorale di Roma, una visita organizzata da tempo ma che si svolge a pochi giorni dal caso cronaca.
Al centro della riunione le indagini svolte e le azioni messe in campo per rafforzare la legalità nel territorio. La Procura capitolina ha fornito un quadro delle indagini svolte e di quelle ancora in corso. La seconda parte, invece, è stata dedicata all’inquadramento del lavoro fatto e in corso di svolgimento con il sindaco della Capitale, Roberto Gualtieri, il prefetto Lamberto Giannini e i rappresentanti delle forze dell’ordine. “Con la giornata di oggi vogliamo lanciare un messaggio alla popolazione: denunciate. C’è un ritorno in grande stile delle estorsioni e dei tentativi di estorsione, e se crescono le denunce diminuiranno i tentativi di estorsione”, ha dichiarato la presidente Colosimo in una conferenza stampa, al termine della giornata di lavori.
In questo territorio “si sono susseguiti una serie di episodi incendiari, di intimidazioni, che raccontano una fibrillazione che ha attirato la nostra attenzione e di quella di chi indaga, e che non può essere sottovalutata”. La presidente Colosimo ha inoltre ribadito che a Ostia “non c’è spazio né per i figli d’arte di vecchi clan autoctoni né per noti successori del Grande raccordo criminale”, e che i cittadini devono “affidarsi allo Stato, che con i suoi tempi e i suoi modi arriva”.
Nel corso della conferenza stampa è stata ricordata anche l’esplosione avvenuta la settimana scorsa di fronte all’abitazione del giornalista Sigfrido Ranucci. “È troppo presto per dare delle indicazioni su quanto avvenuto, che dobbiamo condannare – ha affermato Colosimo -. A nome di tutti esprimo solidarietà a Ranucci, ma da qui a indicare una pista bisogna aspettare i risvolti di chi sta facendo le indagini in queste ore”. La presidente ha però annunciato di aver accolto la richiesta di ascoltare il conduttore di Report in commissione. “Non ho fatto pressione perché questo avvenga in tempi brevi, e non intendo farlo, deciderà lui come e quando venire, sapendo che la commissione lo aspetta”, ha concluso Colosimo.
Il sindaco Gualtieri, ha invece spiegato che dalla commissione “è emerso un contesto di tutto il Paese, di cui Roma e Ostia non sono eccezione, in cui si assiste non solo a una proliferazione di piazze di spaccio, ma anche a una domanda di acquisto di stupefacenti troppo ampia, che porta come conseguenza alla diffusione delle piazze di spaccio, il motore principale della criminalità”. Per questo, il primo cittadino ha ricordato l’importanza di rafforzare la presenza sul territorio. Tra le iniziative messe in campo a livello comunale, il sindaco ha ricordato decisione di aumentare di 30 unità il personale della polizia locale. “Ma non bastano gli agenti, per questo stiamo potenziando anche la dotazione di telecamere e c’è un piano da 2,7 milioni per rafforzare l’illuminazione pubblica a Ostia. Stiamo anche completando un progetto di un nuovo sistema di controllo degli accessi al Municipio X che consentirà alle forze dell’ordine di monitorare tutte le macchine in entrata e in uscita”, ha aggiunto Gualtieri.
Per quanto riguarda le telecamere, “nel Municipio X, ora ci sono 66 telecamere in funzione, saranno 89 a breve – ha spiegato il sindaco -. Si stanno sostituendo i vecchi impianti analogici in via di Castel Fusano. Per altre 18 sono in corso procedure di affidamento. Poi si arriverà a 107 impianti, ma abbiamo un cronoprogramma di potenziamento ulteriore che stiamo verificando con Prefettura e Procura”, ha concluso il primo cittadino. Secondo il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, “la commissione parlamentare antimafia ha colto quello che è un momento decisivo per questo Municipio e per Ostia, sono stati raggiunti grandi risultati, e c’è stato un forte aumento della pressione. A questo segue una reazione, si creano dei vuoti che qualcuno tende a riempire. Per cui bisogna continuare a lavorare tanto e sempre di più, ma noto che c’è una volontà da parte delle istituzioni e dei cittadini di andare avanti verso la legalità”, ha concluso Giannini.