Lunedì scorso incendi in altri due stabilimento. Si cercano collegamenti con le concessione di 31 aree demaniali marittime, dopo il via libera al Comune da parte del Consiglio di Stato
L'incendio di questa notte a Ostia.
Ancora incendi nel lungomare di Ostia. Dopo i due stabilimenti balneari danneggiati dalle fiamme lunedì scorso, ieri sera ne sono stati distrutti altri cinque, il Salus, l’Arcobaleno, il Vittoria, il Plinius e il Capannina, che si trovano tra lungomare Toscanelli. Intorno alle 21:00 sono stati appiccati i roghi, per gli inquirenti la matrice è chiaramente dolosa, che hanno devastato cabine in legno, gazebo e rimesse dei pedalò. Lunedì scorso, nello stabilimento Le Dune le fiamme hanno distrutto cinque cabine, due invece quelle danneggiate al Belsito.
Secondo quanto apprende l’agenzia Nova da fonti del dipartimento capitolino competente, cinque su sette degli stabilimenti andati a fuoco in questi giorni sono inclusi nel bando per le concessioni demaniali pubblicato dal Comune di Roma il 14 febbraio scorso. Si tratta di Belsito, Delfino, Elmi, Plinius e Bagni Vittoria. Non sono oggetto di gara, perché hanno una concessione valida fino al 2028, invece, gli stabilimenti Le Dune e Salus.
Questa notte gli agenti hanno fermato un giovane che si crede possa avere delle responsabilità. Si tratterebbe di un 25enne fermato dagli agenti vicino ai luoghi dell’incendio. Gli inquirenti cercano anche possibili collegamenti tra gli episodi e la vicenda legata al bando per la concessione di 31 aree demaniali marittime per la quale, proprio ieri, il Consiglio di stato si è espresso a favore del Comune. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, ieri sera ha sentito telefonicamente il prefetto di Roma Lamberto Giannini e il consulente per la legalità di Roma Capitale Francesco Greco. Oggi Gualtieri prenderà parte al Cosp in prefettura dove si parlerà dei roghi sul lungomare di Ostia.