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I rifugiati ucraini ospitati nelle diocesi del Lazio

Entro una decina di giorni in arrivo circa 600 rifugiati scappati dall’Ucraina. Saranno redistribuiti anche nelle parrocchie del Lazio. A Roma almeno 200

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Stanno arrivando in queste ore 200 rifugiati che saranno redistribuiti anche in alcune diocesi del Lazio, soprattutto nella zona di Frosinone. Alle 17.30 era prevista una conferenza stampa a Fiumicino, ma problemi burocratici all’ingresso in Polonia hanno ritardato l’arrivo. Si tratta proprio degli ostacoli burocratici per il visto d’ingresso che varie associazioni, tra cui le Acli, hanno chiesto di superare velocemente per chi arriva dall’Ucraina.

Nella diocesi di Roma invece dovrebbero essere ospitati altri 200 rifugiati che arriveranno la prossima settimana. Andranno in parrocchie, strutture religiose, e in famiglie. 

Fin dai primi giorni della guerra in Ucraina la Basilica di Santa Sofia, nella zona di Boccea a Roma, la “chiesa degli ucraini”, è stata il punto di riferimento nella capitale italiana per gli aiuti a chi sta soffrendo e fuggendo dalle proprie case a causa dei combattimenti. Una grande prova di solidarietà, alla quale purtroppo sono seguite false notizie circondate sui social, che parlavano della fine della raccolta degli aiuti. Una circostanza smentita dallo stesso rettore della Basilica, don Marco Yaroslav Semehen, che ha ribadito come sia ancora necessario raccogliere cibo e medicinali da inviare nel Paese in guerra.

Finora nella Ue sono arrivati dall’Ucraina 3,4 milioni di rifugiati. ‘E’ un flusso senza precedenti, con un bambino che arriva in media ogni secondo”. Lo ha detto il vicepresidente della Commissione Maros Sefcovic alla conferenza stampa a conclusione del Consiglio affari generali. 

Il presidente ucraino Zelensky ha invitato il Papa a Kiev, ma il Vaticano per ora è cauto. “Non ho ancora elementi sulla telefonata tra il Papa e il presidente Zelensky, immagino che loro abbiano reiterato le loro richieste”, dice il cardinale Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano intercettato dall’Ansa a margine dell’inaugurazione di una nuova struttura pediatrica del Bambino Gesu’ nel comune di Fiumicino. Ma una visita del Papa e’ possibile? “A Kiev? Non sono in grado di dire, loro dicono di poter garantire la sicurezza e so che anche il presidente Macron andra’… forse anche Johnson…”, ha aggiunto il cardinale non chiudendo la porta all’eventualità.

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