Categorie: Cronaca

Roma: in via Guido Reni la protesta dei cittadini blocca i lavori per la ciclabile

Patané: "È assolutamente inaccettabile. Il progetto del Grab nasce dai cittadini"

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Va avanti da stamattina presto la protesta dei residenti di via Guido Reni contrari alla realizzazione di una pista ciclabile che, sostengono, sottrarrebbe circa trecento posti per la sosta delle auto su strada. I cittadini hanno intercettato stamattina le ruspe pronte ad avviare i lavori e hanno tentato di fermarle.

“Siamo stati completamente ignorati – ha spiegato Loris Brocchini, portavoce del gruppo Sos Guido Reni – ed è ormai diffusa e radicata la convinzione che il nuovo brevissimo tratto di ciclovia che si andrebbe a realizzare, più che ispirato al principio della funzionalità, se non forse addirittura superfluo rispetto ai numerosi chilometri di ciclabile che già attraversano e circondano l’intero quartiere, sia stato concepito per effimere ragioni di riarredo urbano”.

Per l’assessore alla Mobilità di Roma, Eugenio Patanè, tuttavia quello che sta accadendo da questa mattina “sul cantiere del Grab di via Guido Reni, bloccato dalla protesta di 30 facinorosi tra cui esponenti di forze politiche sedicenti di governo, è assolutamente inaccettabile. Abbiamo sempre assicurato un confronto con i residenti – ha replicato Patanè – tra l’altro su un progetto, quello del Grab, che nasce dai cittadini. Non solo, siamo sempre stati aperti a recepire delle modifiche proposte dalla cittadinanza, grazie alle quali già abbiamo recuperato moltissimi dei posti auto che si sarebbero persi. Un lavoro questo che sta continuando in maniera positiva con interlocutori responsabili e che in poche ore comunicheremo definitivamente. Il blocco del cantiere è pertanto inaccettabile nel metodo e nel merito soprattutto se dovesse integrare condotte contrarie alla legge. Confido che sarà assicurato il rispetto della legge consentendo agli operai di proseguire il loro lavoro su via Guido Reni fin da subito”.

Secondo il gruppo Sos Guido Reni i primi effetti negativi sono già visibili con la contrazione degli acquisti, con una perdita nell’ultimo mese di circa il 30 per cento del fatturato rispetto allo stesso periodo agli anni precedenti, “dovuta all’impossibilità di parcheggio da parte della clientela. A residenti e commercianti non resta altro che valutare assieme l’avvio di opportune azioni presso gli organi competenti: l’ipotesi più immediata è quella di un ricorso al Tar”, si legge in una nota.

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