Categorie: Cronaca

Sentenza Tar su licenze taxi a Roma: il Comune “deve rivedere le graduatorie”

Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio si è espresso a favore di una settantina di ricorrenti che hanno partecipato al bando del Comune di Roma per l'assegnazione delle mille nuove licenze

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Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio, con due distinte sentenze, si è espresso a favore di una settantina di ricorrenti che hanno partecipato al bando del Comune di Roma per l’assegnazione delle mille nuove licenze taxi e ha dato loro ragione chiedendo quindi all’amministrazione capitolina di rivedere parzialmente la graduatoria. La contestazione riguarda una settantina di aspiranti tassisti che avevano dato la disponibilità per entrambe le opzioni previste dall’avviso pubblico (800 licenze ordinarie e 200 per veicoli disabili) e che ritengono di essere stati inseriti in graduatoria dopo altri concorrenti che hanno ottenuto un punteggio più basso ma hanno spuntato soltanto una categoria. Pertanto i giudici spiegano che “dalla lettura piana e ragionevole di tali norme emerge con chiarezza che entrambe le graduatorie sarebbero state stilate sulla base del solo punteggio ottenuto da ciascun partecipante alla procedura, senza che fosse prevista alcuna classe preferenziale o riserva in favore di colore che avessero scelto di concorrere solo per l’una o l’atra tipologia di licenza, bensì solo l’attribuzione di un punteggio aggiuntivo (pari a 5 punti) in favore di coloro che avessero scelto di concorrere in via esclusiva per licenze destinate a veicoli destinate al trasporto di disabili”.

Secondo i giudici “ragionevolmente l’amministrazione, in sede di indizione della procedura, ha stabilito che tutti i candidati, ivi compresi coloro che abbiano scelto l’opzione 3 (quella per entrambe le licenze, ndr) concorressero tra loro in condizioni di parità” e non “si comprende in che termini l’interpretazione poi seguita da Roma Capitale, in sede di formazione delle graduatorie, favorirebbe un’assegnazione integrale delle licenze rese disponibili, ivi comprese quelle – meno appetibili – destinate ai veicoli per persone con disabilità”. Il Tar del Lazio conclude quindi che “il ricorso deve essere accolto e per l’effetto le due graduatorie avversate devono essere, per quanto di interesse, annullate in parte qua, con espresso ordine all’amministrazione resistente di provvedere alla riformulazione delle stesse, mediante l’inserimento dei ricorrenti in ragione del solo punteggio da costoro già conseguito all’esito delle relative prove”.

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