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Innovazione: tra sostenibilità e digitale, al via Maker Faire Rome con oltre 380 stand

la grande manifestazione dedicata all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale ed ecologica, promossa dalla Camera di commercio di Roma

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C’è chi trasforma scarti di plastica in panchine intelligenti che illuminano i parchi e ricaricano dispositivi elettronici. Chi progetta quadricicli elettrici e stampanti 3D capaci di cucinare pasti personalizzati. O chi costruisce, gratuitamente, mani robotiche ispirate ai sogni dei bambini con disabilità. Sono solo alcune delle innovazioni protagoniste della 13ma edizione della “Maker Faire Rome – the european edition”, la grande manifestazione dedicata all’innovazione tecnologica e alla transizione digitale ed ecologica, promossa dalla Camera di commercio di Roma e organizzata da Innova Camera, che ha preso ufficialmente il via questa mattina. Fino al 19 ottobre, negli spazi del Gazometro Ostiense, oltre 380 stand espositivi porteranno in mostra le idee e i prototipi di startup, imprese, laboratori di ricerca, scuole e università. Presenti anche 28 scuole secondarie, con oltre 200 progetti, e 20 università che esporranno 92 prototipi. Tre le aree tematiche principali: innovazione, creatività e scoperta. Dalla robotica all’Internet of things, dai big data al metaverso, passando per economia circolare, agritech, intelligenza artificiale, realtà aumentata e manifattura digitale, sarà possibile esplorare il meglio dell’innovazione contemporanea.

Tra i progetti in mostra, spiccano alcune iniziative nate “dal basso”, che coniugano tecnologia, comunità e sostenibilità. È il caso di SpazioErre, associazione con sede nel Municipio Roma III, che ha raccolto tappi di plastica per realizzare una panchina in plastica 100  per cento riciclata. Presentata alla Maker Faire in veste evoluta, la panchina è dotata di illuminazione e pannello solare per ricaricare piccoli dispositivi. Dalla sostenibilità alla mobilità, con un altro progetto esposto negli spazi del Gazometro: si tratta di “Smart move, Smart food” dell’azienda G and A Engineering, che unisce mobilità elettrica e alimentazione personalizzata, grazie a due prototipi all’avanguardia. In mostra un quadriciclo elettrico guidabile con joystick e una stampante 3D per alimenti nutraceutici che prepara cibo su misura direttamente a casa. Tecnologia e inclusione vanno invece a braccetto nel lavoro di E-Nable Italia, community composta da famiglie e volontari che costruisce protesi gratuite per bambini disabili grazie alla stampa 3D. Accanto ai progetti nati dal basso, Maker Faire Rome ospita anche le istituzioni. La Regione Lazio, ad esempio, partecipa con un padiglione di circa 100 metri quadrati all’interno del quale trovano spazio una collettiva di startup e Pmi, selezionate tramite call e sostenute dal Pr Fesr Lazio 2021-2027, e una sezione dedicata al FabLab Lazio e agli Spazi Attivi di Lazio Innova.

La manifestazione, inoltre, può contare sul sostegno di Roma Capitale che, attraverso la Casa delle tecnologie emergenti di Roma, presenterà al pubblico uno stand interattivo con startup e demo dei percorsi di accelerazione, pensato per sensibilizzare e coinvolgere cittadini e imprese nella transizione verso un futuro più sostenibile. “Tecnologie digitali e deep-tech, tecnologie pulite ed efficienti, biotecnologie, efficienza energetica e processi produttivi sostenibili, sono gli ambiti in cui stiamo concentrando le risorse attraverso la programmazione europea: il 70 per cento degli oltre 300 milioni investiti in due anni”, ha affermato la vicepresidente della Regione Lazio, Roberta Angelilli, nel corso della giornata inaugurale della Maker Faire. “In questo percorso di sviluppo, s’inseriscono nuovi finanziamenti di venture capital a supporto di startup innovative che hanno messo a disposizione 72 milioni di euro – ha proseguito Angelilli -. Dalla Regione Lazio massimo sostegno alla Maker Faire, anche da un punto di vista organizzativo, logistico e finanziario, perché veramente è e si conferma una manifestazione memorabile, di grandissima partecipazione”.

Per il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti, il progetto Maker Faire Rome “ha lo scopo di non avere paura dell’innovazione, che in questo momento ha accelerato in modo clamoroso perché oltre ai robot, al digitale e le trasformazioni di tutte le attività di intrattenimento, c’è un qualcosa in più che si chiama intelligenza artificiale, che accelererà già un’innovazione che era potente. Per fare questo noi dobbiamo conoscerla. Dobbiamo conoscere in primis gli innovatori, poi parlare con gli innovatori e scoprire quali sono le novità”, ha concluso Tagliavanti. Luciano Mocci, presidente di Innova Camera, ha invece definito la fiera “un laboratorio a cielo aperto” dedicato a tutte le età: “Per i ricercatori, per i tecnici, per le famiglie ma soprattutto anche per i bambini. Stamattina abbiamo la bellezza di circa 9.500 studenti provenienti da tutta Italia. Alla fiera ci saranno 380 stand, soggetti, makers provenienti un po’ da tutta Italia. Abbiamo la bellezza di 20 Università, centri di ricerche e una trentina di scuole secondarie italiane”.

Tra le novità di quest’anno, anche il lancio di “Civico 30”, il nuovo spazio e canale di comunicazione della Maker Faire Rome, sponsorizzato dal gruppo Ferrovie dello Stato. Al suo interno, talk e incontri live con ospiti d’eccezione, in un’area arredata con mobili in plastica riciclata progettati dalla startup Mediterranea. Confermata anche la presenza di Eni, che per il dodicesimo anno consecutivo è main partner dell’evento. La collaborazione si rinnova negli spazi del Gazometro Ostiense, sede di Joule (la scuola Eni per l’impresa), di Road – Rome advanced district e di Eni2050Lab. L’azienda sarà presente con l’esperienza interattiva “The Energy Brain”, un format ludico ed educativo pensato per accompagnare il pubblico alla scoperta della ricerca scientifica e tecnologica portata avanti da Eni nel campo della transizione energetica.

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