ha lavorato per registi come Mario Monicelli, Sergio Leone e Dino Risi.
Si è spenta all’età di 91 anni Lea Massari, attrice che ha lavorato per registi come Mario Monicelli, Sergio Leone e Dino Risi. La sua morte sarebbe avvenuta lunedì 23 giugno, ma a diffondere la notizia in queste ore è stato Il Messaggero. All’anagrafe Anna Maria Massatani, l’antidiva per eccellenza avrebbe compiuto gli anni lunedì 30 giugno. Era nata a Roma nel 1933. Poi aveva seguito il padre ingegnere fra Spagna, Francia e Svizzera. Secondo quanto scritto dal quotidiano, i funerali si sono svolti in forma strettamente privata nella cattedrale di Sutri, in provincia di Viterbo. Poi la sepoltura nel cimitero comunale. Un addio che rispecchia la lunga carriera di Massari, sempre attenta alla sua riservatezza. Nel 1990, a 57 anni, non a caso, ha fatto un passo indietro dalla vita pubblica e dai riflettori – vivendo in Sardegna – e rifiutando successivi inviti a tornare sul set. Dopo un inizio come indossatrice mentre studiava Architettura, nel 1954 debutta nel film “Proibito” di Mario Monicelli, che ne coglie il talento. Nel 1957, con “I sogni nel cassetto” di Renato Castellani, prende il nome d’arte con il quale sarebbe diventata celebre in memoria di Leo, il fidanzato che avrebbe dovuto sposare, ma che morì in un incidente poco prima delle nozze. Nel 1960 recita accanto a Gabriele Ferzetti e Monica Vitti ne “L’avventura” di Michelangelo Antonioni. Tra i suoi film anche “Il colosso di Rodi” di Sergio Leone, “Una vita difficile” di Dino Risi, con Alberto Sordi e Franco Fabrizi. Riceve uno speciale premio David di Donatello per la sua interpretazione in “I sogni muoiono all’alba” di Mario Craveri ed Enrico Gras, tratto da un testo teatrale di Indro Montanelli. Lavora anche tanto anche in molte produzioni francesi. È accanto ad Alain Delon ne “Il ribelle di Algeri” di Alain Cavalier e ne “La prima notte di quiete” di Valerio Zurlini. Per quest’ultimo film ottiene anche un Nastro d’Argento. Il secondo lo vince nel 1979 per il ruolo di Luisa Levi in “Cristo si è fermato a Eboli” di Francesco Rosi, dove recita accanto a Gian Maria Volonté. È sempre stata impegnata come attivista animalista, con campagne contro la vivisezione.