sarà pubblicato nei prossimi giorni, nel mese di luglio 2025
Prende il via l’apertura della seconda finestra dell’avviso pubblico della Regione Lazio per la valorizzazione delle botteghe e attività storiche del territorio. Il nuovo bando, che sarà pubblicato nei prossimi giorni, nel mese di luglio 2025, prevede una dotazione finanziaria di 2,8 milioni di euro e resterà aperto fino a dicembre 2025 con modalità “a sportello”. Hanno partecipato alla presentazione dell’iniziativa la vicepresidente della Regione Lazio e assessore allo Sviluppo economico, Roberta Angelilli, l’assessora alle Attività Produttive e alle Pari Opportunità di Roma, Monica Lucarelli, il presidente di Lazio Innova, Francesco Marcolini e il presidente della Camera di commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti presso Gewil a Roma. I Comuni potranno presentare nuovi programmi di valorizzazione, con contributi fino al 100 per cento delle spese ammissibili per i Comuni con meno di 5.000 abitanti o in dissesto finanziario. Le misure previste riguardano interventi per restauro, conservazione, innovazione e promozione delle botteghe storiche, con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo economico e rafforzare l’identità territoriale.
“La Regione Lazio è stata la prima a dotarsi di una legge sulle botteghe storiche – ha ricordato la vicepresidente Angelilli -, nella prima tranche del 2024 abbiamo coinvolto 800 attività del Lazio tra botteghe e mercati ini 73 Comuni,e abbiamo introdotto anche le città di Fondazione. Nel 2024 abbiamo stanziato 2,4 milioni di euro e con un supporto dei Comuni sotto i 5 mila abitanti si è sviluppato un budget di 3, 2 milioni euro. Insieme abbiamo fatto la differenza ma siamo pronti per il nuovo bando, pubblicato la prossima settimana”. “Tutti insieme superiamo i 6 milioni di euro – ha sottolineato la vicepresidente -. Economicamente è un dato molto interessante per le realtà di provincia”. È dello stesso parere anche l’assessora di Roma Monica Lucarelli per cui “le attività storiche sono un patrimonio vivo della nostra città, presidio di identità, memoria e coesione sociale – ha proseguito -. Con “Come ’Na Vorta” abbiamo avviato un percorso strutturato per tutelare e promuovere il commercio storico romano. Ci auguriamo che questo sia solo il primo passo di una strategia più ampia, capace di garantire nuove misure e risorse per accompagnare queste realtà anche nel futuro”, ha concluso.