La dimora storica in largo XXI Aprile - a 100 anni dalla sua edificazione - è stata restaurata da Cam spa
photo credit: CAM Spa_Riqualificazione e Sviluppo Immobiliare
Da convitto a residenza di lusso. A cent’anni dalla sua edificazione, Villa Paolina, rinasce cambiando veste. Sopravvissuta al bombardamento di San Lorenzo del 1943, la struttura in largo XXI, dopo un restauro durato circa due anni, è stata trasformata in appartamenti di lusso a risparmio energetico.
Il restauro delle dimore storiche rientra nelle azioni a sostegno del patrimonio culturale italiano. Secondo statistiche recenti, le ville storiche rappresentano il 17 per cento delle ricchezze immobiliari storico-artistiche del nostro Paese per un totale di oltre 37mila unità, con destinazioni d’uso differenti che spaziano dall’hospitality, al museality e all’housing.
“Abbiamo progettato un intervento di restauro e consolidamento della facciata storica di Villa Paolina– spiega Angelo Marinelli, amministratore di Cam spa – e suddiviso l’edificio internamente ricavandone 30 appartamenti con tecniche di ultima generazione, classe energetica A++ e abbattimento del rischio sismico. La sfida non ha riguardato solo il restauro delle componenti edilizie ma anche la progettazione di nuove soluzioni all’insegna della salvaguardia del fascino antico dell’edificio. Gli appartamenti sono stati consegnati in questi giorni agli acquirenti, in tempo per festeggiare il centenario della costruzione”.
Nel corso degli anni la dimora ha vissuto una serie di trasformazioni. Costruita negli anni ’20, nel ’35 venne ampliata incrementando gli standard di residenzialità. Al termine della seconda guerra mondiale fu ricostruita la porzione danneggiata a seguito dei bombardamenti di San Lorenzo. Fino agli anni ’90 è stata una residenza per suore e un istituto scolastico privato. Ed è proprio per dare ascolto alle richieste di molti ex alunni, insieme ai cittadini del quartiere, che Cam, proprietaria dell’immobile, ha realizzato un intervento di restauro e conservazione dell’edificio.
“Trovato l’accordo con la Soprintendenza speciale archeologica Belle Arti e Paesaggio di Roma, considerati i vincoli esistenti sull’edificio, – spiega Marinelli – l’obiettivo diventava salvaguardare la facciata e demolire tutta la struttura interna per intervenire in senso antisismico. Abbiamo svolto un’attività molto particolare, costosa che ha portato allo svuotamento dell’interno fino alle fondamenta e alla costruzione di nuovi ambienti mantenendo intatta ‘l’anima di Villa Paolina’, conseguendo un risultato importante da un punto di vista qualitativo e architettonico. Il dispendio di forze ed energie è stato indubbiamente considerevole ma oggi Villa Paolina è una residenza con appartamenti tutti in classe energetica A in grado di competere sul mercato immobiliare internazionale”.