Categorie: Economia urbana

Elezioni: impegni e priorità per rilanciare Roma, Confcommercio incontra candidati locali

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Approvare il nuovo assetto istituzionale per Roma Capitale e ripristinare nel bilancio pubblico il fondo dedicato alla città. Questi i punti principali sui quali si è concentrato l’incontro organizzato oggi da Confcommercio Roma per discutere con i candidati romani alle prossime elezioni nazionali alcune questioni prioritarie per l’economia di Roma e del Lazio. Ma anche Expo 2030, il caro energia e le sue conseguenze per le imprese, il lavoro, la sanità, i grandi eventi e il patrimonio immobiliare di Roma: sono stati molti i temi affrontati nel corso delle oltre cinque ore di discussione che hanno visto alternarsi gli interventi degli esponenti di numerose forze politiche. Tra questi al tavolo di confronto della sede nazionale di Confcommercio il coordinatore di Forza Italia Roma, Maurizio Gasparri, la senatrice del Movimento 5 stelle, Alessandra Maiorino, la consigliera capitolina della Lega, Simonetta Matone, la ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, Elena Bonetti di Azione, il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia e il deputato e segretario del Partito democratico provinciale di Roma, Andrea Casu. Un incontro “che abbiamo voluto organizzare perché avevamo un po’ la sensazione che Roma fosse uscita dall’agenda della campagna elettorale”, ha spiegato il commissario di Confcommercio Roma, Pier Andrea Chevallard. “Sappiamo benissimo che il futuro sviluppo della città dipende fortemente dall’impegno del governo e del Parlamento al fianco degli enti locali mediante una serie di interventi che consentano di rilanciare le infrastrutture e il territorio romano – ha aggiunto – e devo dire che abbiamo avuto dai candidati delle risposte coerenti, chiare e determinate”.

Per Forza Italia “le urgenze per il prossimo governo sono combattere l’oppressione burocratica e avviare subito una riforma fiscale”, ha detto Gasparri. Oggi “abbiamo sottolineato la nostra volontà di introdurre nuove regole fiscali: meno tasse, con un’aliquota fissa, la cosiddetta flat tax, che noi progressivamente speriamo di poter portare al 23 per cento in modo che una tassazione meno esosa combatta l’evasione”, ha spiegato. Le priorità della Lega per le prossime elezioni politiche invece “sono la diminuzione della pressione fiscale e la flat tax”, ha proseguito Matone secondo cui in Italia “c’è l’assoluta necessità che la pressione fiscale diminuisca. Oggi – ha proseguito – abbiamo parlato di flat tax e soprattutto di cedolare secca che dovrebbe essere estesa ai locali commerciali”. Per la candidata al Senato del Movimento 5 stelle, Alessandra Maiorino la priorità “è attribuire poteri speciali a Roma Capitale come avviene in tutte le capitali europee”. “Noi – ha sottolineato – ci siamo battuti a lungo perché questo potesse succedere, anche con la sindaca Raggi, non è successo e la nostra proposta di legge che è estremamente semplice è rimasta bloccata in commissione per le forze di centrodestra che vogliono abolire Roma capitale, e le forze di centrosinistra che vogliono abolire le province, non si sono messe d’accordo”.

Per Bonetti l’attenzione del terzo polo va “all’incentivo all’occupazione giovanile e femminile, al tema welfare per gli imprenditori e a quello del sostegno alle donne che sono anche madri: questa è la risposta concreta rappresentata dal family act – ha spiegato -. Uno degli strumenti che ritengo fondamentale è l’introduzione di una nuova piattaforma di welfare a tutte le categorie di lavoratori e che dia risorse da indirizzare ai servizi educativi per i figli ma anche alla promozione e formazione per le donne e per gli uomini che entrano nel mondo del lavoro”. Fratelli d’Italia “ha ben chiaro che Roma, una delle capitali più importanti del mondo, non possa essere amministrata senza non poteri speciali”, ha proseguito Rampelli, sottolineando che “il problema di Roma è legato anche alle risorse: la città deve essere trattata dall’Italia come Parigi è trattata dalla Francia e Londra è trattata dalla Gran Bretagna e Berlino viene trattata dalla Germania”. E per quanto riguarda i poteri speciali a Roma Capitale “quello che è stato fatto, poco, pochissimo, comunque lo abbiamo fatto noi quando abbiamo avuto la possibilità di governare in continuità sia a livello nazionale che a livello capitolino”, ha evidenziato. Infine, ” il futuro dell’Italia e dell’Europa passa attraverso la capitale e noi pensiamo che un confronto vivo tra le diverse forze politiche ci possa far capire che differente visione c’è in campo – ha concluso Casu -. Poche ore prima che cadesse il governo Draghi stavamo per votare alla camera una riforma fondamentale che attribuiva a Roma Capitale quei poteri e quell’autonomia che servono per affrontare i problemi dei cittadini. Noi vogliamo ripartire da qui nella prossima legislatura”.

Per la Confcommercio Roma occorrono due impegni che devono diventare priorità di tutti gli schieramenti politici in campo. Il primo è quello approvare finalmente l’atteso nuovo assetto istituzionale per Roma Capitale, con l’obiettivo di rafforzare l’autonomia normativa, amministrativa e finanziaria, garantendo poteri conformi alla specificità della capitale del Paese, evitando le sovrapposizioni istituzionali. Il secondo è ripristinare nel bilancio pubblico il fondo per Roma Capitale, per permettere di rilanciare gli investimenti ordinari per la città, e dare così continuità a quanto si sta avviando con i fondi del Giubileo 2025 e del Pnrr.