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Elezioni regionali: la Sardegna al centrosinistra, Todde prima presidente donna

L'ex viceministra grillina, espressione del cosiddetto campo largo che riunisce M5 e Pd, ha battuto per poco più di 2mila voti il candidato del centrodestra e sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu

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Alessandra Todde, la candidata del centrosinistra, vince le regionali in Sardegna. L’ex viceministra grillina, espressione del cosiddetto campo largo che riunisce M5 e Pd, ha battuto per poco più di 2mila voti il candidato del centrodestra e sindaco di Cagliari, Paolo Truzzu, diventando la prima presidente donna della Sardegna.

Nonostante i dati definitivi non siano ancora disponibili – mancano all’appello 22 sezioni – Todde  si attesta al 45,4 per cento dei voti, mentre Truzzu al 45 per cento. “Sono molto contenta, molto orgogliosa. Oggi si può scrivere una pagina importante per la Sardegna”, ha dichiarato Todde visibilmente emozionata. A congratularsi con lei sono giunti a Cagliari anche il leader M5s Giuseppe Conte e la segretaria del Pd Elly Schlein.

L’inizio delle operazioni di voto alle 7:00 del mattino ha segnato l’inizio di una lunga giornata, con un ritmo che ha suscitato frustrazione. Tuttavia, tarda nella notte, Todde si è presentata nel suo quartier generale in via Dante a Cagliari, accolta da una folla di militanti e sostenitori, per annunciare con fierezza: “Sono la prima presidente donna della Regione Sardegna”.

Elly Schlein, segretaria nazionale Pd, ha commentato: “Questa è una vittoria dei sardi e di questa straordinaria candidata, che ha portato avanti una campagna splendida e dà speranza alla sua meravigliosa terra. È una vittoria della coalizione, dimostrando che il sostegno per Alessandra è radicato nel territorio da tempo”.

Giuseppe Conte ha espresso la sua felicità per l’elaborazione di un progetto serio per i cittadini sardi, guardando con speranza al futuro. Todde ha ottenuto il sostegno delle grandi città, come Cagliari, Sassari e Quartu, oltre a una vittoria schiacciante nella sua Nuoro.

La sconfitta di Truzzu nel capoluogo, dove è sindaco dal luglio 2019, è stata pesante, ma ha vinto in molte roccaforti del centrodestra, tra cui Olbia con la Gallura, Oristano e Alghero. Renato Soru della Coalizione sarda ha ottenuto meno del 9 per cento dei voti, risultando escluso dal Consiglio regionale a causa dello sbarramento previsto dalla legge elettorale sarda. Lucia Chessa di Sardegna R-esiste si è fermata all’1 per cento.

Per quanto riguarda l’identikit del nuovo Consiglio regionale, 36 seggi sono andati al centrosinistra e 24 al centrodestra, nessun seggio per la Coalizione sarda di Renato Soru e per Sardegna R-Esiste di Lucia Chessa. Al Pd dovrebbero andare 11 seggi (il più votato dei Dem a Cagliari è stato il segretario regionale Piero Comandini), 6 seggi al M5S, 4 ad Alleanza Verdi Sinistra, 3 ciascuno a Progressisti, Sinistra futura, Uniti per Todde e Orizzonte Comune, 2 al Psi. Nel centrodestra: 7 seggi a Fratelli d’Italia, 3 ciascuno a Riformatori sardi, Forza italia, Sardegna al centro-20venti e Psd’Az, 2 ciascuno a Lega e Pli, 1 all’Udc.

Il Pd si è affermato infatti come la prima forza politica della Sardegna con 94.238 voti (il 13,8 per cento). La seconda posizione la conquista Fratelli d’Italia con 92.963 preferenze (il 13,6 per cento). Le previsioni pre-elettorali suggerivano un successo per il partito del premier, Giorgia Meloni, ma in Sardegna ha evidente pesato il voto contro la giunta Solinas e, soprattutto, contro Paolo Truzzu a Cagliari.

Anche se il centrodestra ha prevalso a livello regionale, a Cagliari è stata una storia diversa e Truzzu ha subito una netta sconfitta. Nonostante il successo del centrodestra nei piccoli centri, le città hanno scelto Alessandra Todde. Il M5S si piazza al terzo posto con il 7,7 per cento. Buon successo delle liste del centrodestra, come dimostrato dal quarto posto conquistato dai Riformatori sardi con il 6,9 per cento e Forza Italia con il 6,4 per cento.

Forza Italia è riuscita a mantenere il sostegno dei moderati in Sardegna. La Lega, dal canto suo, non ha ottenuto grandi risultati in questa tornata elettorale, con meno del 4 per cento. I sardisti, con il 5,4 per cento, hanno superato le aspettative, soprattutto grazie alle preferenze personali a Cagliari di candidati come Gianni Chessa e Nanni Lancioni.

L’Alleanza Verdi Sinistra e Sardegna al Centro 20Venti non hanno ottenuto i risultati sperati, mentre Alleanza Sardegna, guidata dall’ex Psd’Az Giovanni Satta, ha raggiunto il 4,2 per cento. Tornando al Campo largo, la lista “Uniti con Alessandra Todde” ha ottenuto il 4 per cento, mentre i Progressisti di Massimo Zedda si sono fermati al 3,1 per cento. Le liste che hanno sostenuto Renato Soru hanno ottenuto complessivamente solo l’8 per cento, mentre l’Udc ha deluso con il 2,8 per cento.