Categorie: Economia urbana

Lavoro: croci e caschi al presidio a Roma “si sta come d’estate sui ponteggi gli edili” – VIDEO

La sede scelta è piazza Santi Apostoli, davanti alla prefettura, dove è stato allestito un palco con le bandiere di Fillea Cgil e di Feneal Uil

Pubblicato da

Venti croci bianche e altrettanti caschetti antinfortunio di colore rosso e blu che pendono dalle croci. “Si sta come d’estate sui ponteggi gli edili”, si legge su uno striscione poco distante dalla riproduzione dell’opera “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, simbolo delle lotte dei lavoratori. Si presenta così il presidio organizzato da Cgil e Uil nella Capitale in occasione dello sciopero nazionale per commemorare le cinque vittime del crollo del cantiere a Firenze dello scorso 16 febbraio. La sede scelta è piazza Santi Apostoli, davanti alla prefettura, dove è stato allestito un palco con le bandiere di Fillea Cgil e di Feneal Uil e con uno striscione grosso che riporta la scritta: “Basta morti sul lavoro”. Nella rivisitazione del quadro di Pellizza da Volpedo compaiono operai in marcia e che reggono un cartello con su scritto “Costruttori di democrazia”.

Nella piazza già sventolano le bandiere dei sindacati. L’ora per il concentramento era alle 16. Ad accogliere le persone che stanno popolando la piazza c’è la musica riprodotta dalle casse installate sul palco. Un altro striscione riporta la scritta: “Nessuna distrazione, salute e sicurezza al primo posto”. I segretari della Cgil di Roma e del Lazio e il segretario della Uil di Roma e del Lazio, Natale Di Cola e Alberto Civica, poco prima della manifestazione sono andati in Prefettura per un incontro con il prefetto di Roma, Lamberto Giannini, al quale sono stati consegnati due caschi antinfortunio e una lettera in cui i sindacati chiedono al governo, attraverso il prefetto, l’immediata regolamentazione degli appalti privati con le stesse norme oggi applicate agli appalti pubblici e l’estensione dei contenuti del Protocollo sulla Sicurezza e Lavoro di qualità negli appalti delle opere giubilari di Roma a tutti i cantieri, pubblici e privati, al fine di prevenire ulteriori morti bianche.