Hotel tante disdette di stanze, nei ristoranti rinunciano due romani su tre
Cancellazioni quotidiane, niente prenotazioni e solo 5-6 stanze occupate in media per albergo. È questa la drammatica situazione degli hotel di Roma in queste festività natalizie. Il bilancio lo fa con il Corriere della Sera’’ Giuseppe Roscioli, presidente di Federalberghi.
«Siamo con il freno a mano tirato – rileva – e se va avanti così in molti stanno pensando di chiudere di nuovo le strutture».
Languono i visitatori soprattutto americani e asiatici «che sono il 90% in meno rispetto al dicembre 2019». E Roscioli ritiene la richiesta «del tampone per tutti quelli che arrivano dall’estero un clamoroso autogol». «Siamo i soli fra tutti i paesi europei a chiederlo – precisa – e questo ci penalizza’’.
Non più confortante la situazione dei ristoranti.
Tavolate cancellate, pranzi e di Natale annullati. Così l ‘ avanzata della variante Omicron e la curva dei contagi che sale, hanno bruciato 35 milioni di euro nella settimana di Natale: due romani su tre, scrive ‘’Il Messaggero’’ hanno già inoltrato la disdetta per il 24 e il 25 dicembre.
Un prezzo salatissimo per ristoranti e locali della Capitale che dopo mesi di entrate e recuperi record, si ritrovano ora con le sale vuote. Le prime avvisaglie sono arrivate tra il 20 e il 22 dicembre quando i ristoratori hanno registrato il primo picco di disdette; 1’80% tra pranzi e cene aziendali.
Poi la pioggia di disdette che non si è arrestata; per il 24 e il 25 dicembre il 65% delle prenotazioni è stata annullata.
‘’Era tutto già prenotato, dai bilanci della prima settimana di dicembre eravamo certi che sarebbe stato l’anno della rinascita dopo il Covid e invece, stiamo tornando indietro» commenta a ‘’Il Messaggero’’ Claudio Pica, presidente romano delle Fiepet-Confesercenti.