Categorie: Economia urbana

Roma: aumento tariffe bus turistici, verso conferma anche post Giubileo

Oggi è stata presentata la delibera, che rende strutturale la misura, nel corso della commissione capitolina Mobilità, presieduta da Giovanni Zannola del Pd

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Si va verso la conferma dell’aumento dei costi delle tariffe per l’accesso dei bus turistici nelle aree più vicine al centro storico, anche dopo il 6 gennaio 2026 quando terminerà il Giubileo. Dopo le indiscrezioni circolate nei giorni scorsi, e sollevate dalla categoria, oggi è stata presentata la delibera, che rende strutturale la misura, nel corso della commissione capitolina Mobilità, presieduta da Giovanni Zannola del Partito democratico.

L’assessore alla Mobilità e ai Trasporti di Roma, Eugenio Patané, ha fatto sapere che è stata elaborata una delibera, che sarà sottoposta al voto dell’Assemblea capitolina, e che ricalca l’ordinanza commissariale con la quale il sindaco Roberto Gualtieri, in qualità di commissario di governo per il Giubileo, appunto, aveva stabilito un incremento delle tariffe nell’area B più vicina al centro. L’ordinanza commissariale, su cui la categoria aveva presentato ricorso al Tar del Lazio e dal pronunciamento dei giudici amministrativi era emerso che questo genere di misura può essere introdotta dall’amministrazione comunale ma non da un commissario straordinario di governo.

“Abbiamo trasformato l’ordinanza commissariale, a seguito di un pronunciamento del Tar, in una delibera di Assemblea capitolina – ha detto l’assessore Patané -. In passato una serie di storture portavano a una congestione del nostro centro storico. Stiamo parlando di 120mila autobus turistici che arrivavano a Roma e la maggior parte si sono concentrati nella cosiddetta zona B, il centro storico è tutelato e possono entrare solo 30 bus turistici dedicati agli alberghi con più di 40 stanze e alle gite scolastiche dei ragazzi. Il centro storico di Roma ormai è diffuso, va oltre la Zona a traffico limitato, via Claudia ad esempio è fuori la Ztl ma si trova accanto al Colosseo e si congestionava. I 120mila bus arrivavano alle porte del centro storico che è quasi tutto composto di vie che non possono essere percorse da bus turistici, a parte alcune arterie come via Nazionale e via del Tritone, in parte. Attraverso l’ordinanza e la delibera che ne consegue abbiamo tentato di incentivare la mole di bus turistici a fermarsi nella zona A, quella più esterna, evitando la zona B che è a pagamento e protetta da telecamere ma sono ormai aree di centro storico come viale Trastevere, via Gregorio VII, via delle Fornaci e tutto Cavalleggeri, lungotevere”.

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