Categorie: Economia urbana

Roma: impianti sportivi comunali, nuovo regolamento: cala fino al 40% il costo al mq

La nuova disciplina contempla che per gli eventi nazionali e internazionali sia applicata una tariffa che va dall'uno al 5 per cento sui biglietti a seconda della collocazione dell'impianto sportivo

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Calano i costi al metro quadro per utilizzare gli impianti sportivi comunali per svolgere eventi, dai concerti agli spettacoli e alle fiere, ma in caso di iniziative di respiro nazionale e internazionale sarà previsto, anziché un canone calcolato sui metri quadri di superficie utilizzata, un contributo in percentuale sui biglietti venduti.

È atteso in Assemblea capitolina il nuovo regolamento che prevede una riduzione dei costi per metro quadrato, anche fino al 40 per cento dell’attuale costo. La nuova disciplina, però, contempla innanzitutto che per gli eventi nazionali e internazionali sia applicata una tariffa che va dal 1 per cento al 5 per cento sui biglietti a seconda della collocazione dell’impianto sportivo: 1 per cento per le strutture fuori dal raccordo anulare, 2 per cento per quelle tra l’anello ferroviario e il raccordo anulare, 3 per cento tra l’anello ferroviario e il confine con il centro storico ricadente nel sito Unesco, 5 per cento per gli impianti ricadenti nel sito Unesco. Le strutture, come in precedenza, sono suddivise in classe A e B (quelle gestite a livello comunale) e classe C (gestite a livello municipale). Il concessionario dell’impianto sportivo – tranne che per eventi nazionali e internazionali – riconoscerà un costo per metro quadro, a seguito di accordo con l’organizzatore, all’ente pubblico e che varierà in base alla struttura ma sarà inferiore a quello vigente.

Negli impianti di classe A i costi si riducono del 30 per cento per eventi sportivi, culturali e di volontariato; del 10 per cento in caso di eventi di spettacolo e ricreativi, attrazioni e giochi, spettacolo viaggiante; del 5 per cento per fiere e festeggiamenti, riprese cinematografiche. Nelle strutture di classe B, invece, sono previste riduzioni del 35 per cento per gli eventi sportivi, culturali e di volontariato; un calo del 15 per cento interesserà coloro che organizzano eventi di spettacolo e ricreativi, attrazioni e giochi, spettacolo viaggiante; i costi saranno ridotti del 10 per cento in caso di eventi come fiere e festeggiamenti e del 5 per cento per le riprese cinematografiche. Infine nelle strutture di classe C, gestite dai municipi, i costi calano del 40 per cento per gli eventi di natura sportiva, culturale e di volontariato; riduzioni del 20 per cento interesseranno coloro che organizzano eventi di spettacolo o ricreativi, attrazioni e giochi, spettacolo viaggiante. Giù del 15 per cento i costi per fiere e festeggiamenti, mentre la riduzione è del 10 per cento in caso di riprese cinematografiche.

Il documento è atteso in Aula Giulio Cesare a breve: è in calendario per oggi, con l’Aula convocata anche per il primo dicembre. Tuttavia dagli scranni del consiglio comunale sono filtrati – nei giorni scorsi – malumori provenienti tanto dal centrosinistra quanto dalle opposizioni, a causa dei tempi serrati con cui il regolamento arriva in Aula Giulio Cesare: la discussione nella commissione competente e nei Municipi sarebbe “stata contingentata”, secondo alcuni consiglieri. Dal Partito democratico del Campidoglio, tuttavia, hanno fatto sapere che “non c’è alcuna divisione” sulla “necessità di dare a Roma un regolamento per la gestione degli impianti sportivi” e che “il futuro degli impianti e la loro centralità è un tema molto importante per la città” per questo sarà affrontato “nella prossima seduta”. (R

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