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Roma: la città dei 15 minuti e le sue diseguaglianze sociali, ai Parioli 8 volte più istruiti di Tor Cervara

obiettivo Comune rafforzare servizi in quartieri

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A Roma, la popolazione dei Parioli è 3,5 volte più ricca e 8 volte più istruita rispetto a quella di Tor Cervara. Fuori dal raccordo anulare solo il 15 per cento degli abitanti è laureato a fronte del 26 per cento dei residenti all’interno del Gra. Questi i dati illustrati oggi nel corso della presentazione terza edizione del volume “Roma a portata di mano: la città dei 15 minuti” che si è svolta al rettorato dell’università Roma Tre e a cui hanno partecipato, fra gli altri, il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, la vicesindaca di Napoli, Laura Lieto, l’assessora alla Partecipazione di Milano, Gaia Romani, e il professore della Sorbonne di Parigi e ideatore del modelli di Città di 15 minuti, Carlos Moreno. Il volume include gli interventi previsti nell’ambito del progetto nei 15 Municipi e il loro stato di attuazione a oggi.

La Città dei 15 minuti “è stata per noi un filo rosso, per molti progetti di cambiamento che abbiamo messo in campo. Dobbiamo portare i servizi fuori dal centro ma anche riportare i cittadini ad abitare il centro che è diventato alienante per i residenti stessi”, ha detto il sindaco Gualtieri. “Roma ha tante dimensioni fondamentali e per questo progetto è stato necessario un lavoro analitico, a partire dalla conoscenza dei quartieri di Roma – ha aggiunto il sindaco -. Questo volume è molto utile a fare un tagliando, ci consente di comprendere su che cosa bisogna insistere e lavorare. Il concetto della città della prossimità non riguarda soltanto l’accessibilità ai servizi ma è anche una prossimità sociale. Roma è molto grande, ha una dimensione dell’accessibilità molto complessa, abbiamo 315 zone urbanistiche tra quartieri e rioni. I 15 Municipi sono l’ente di prossimità ma riuniscono decine di quartiere. L’erogazione dei servizi in una città con questo impianto è tecnicamente molto difficile, non è possibile fare 315 copie di tutti i servizi

Con il progetto della Città dei 15 minuti “la giunta Gualtieri vuole colmare i divari tra la periferia e il centro, è la nostra priorità politica”, ha detto l’assessore al Decentramento e Servizi al territorio per la Città dei 15 minuti di Roma, Andrea Catarci. “Roma si caratterizza – ha aggiunto Catarci – per le profonde differenze di reddito che si traducono, per alcuni, in una difficoltà di accesso a servizi basilari come sanità, cultura, impianti sportivi, asili nido e biblioteche. E questo – ha osservato Catarci – si traduce in minore occupazione e lavori di qualità più bassa. Le politiche di prossimità puntano a contrastare queste diseguaglianze e a ridurre la dispersione scolastica e a migliorare la qualità di vita soprattutto di chi viene considerato come ultimo o penultimo. Questa è la nostra idea della Città dei 15 minuti, quella cioè di una città dell’inclusione, del decentramento, della partecipazione popolare e della riduzione della diseguaglianza”.

“In questi due anni e mezzo di giunta Gualtieri abbiamo lavorato per rafforzare le reti di solidarietà e realtà come le banche del tempo, gli orti urbani, scuole e movimenti di volontariato. In particolare – ha spiegato Catarci – Roma Capitale ha operato sulla valorizzazione dei Municipi; sull’apertura di scuole oltre l’orario ordinario; sull’erogazione dei certificati anagrafici in 110 edicole su 500 presenti nel territorio romano; sul potenziamento dei servizi comunali Cie e cambi di residenza; sul diritto di iscrizione anagrafica, con Direttiva 1-22 e riforma via Modesta Valenti; sulla promozione delle Comunità energetiche rinnovabili; sulla sperimentazioni dei Poli Civici integrati di mutualismo sociale; sulla realizzazione dei Musei diffusi e sulla elaborazione di un prototipo di città dei 15 minuti in ogni Municipio. Tutto questo – ha concluso l’assessore – per rafforzare e far emergere attività esistenti di welfare, cultura, sport e ambiente che producono valore sociale e riducono le disuguaglianze”.