Categorie: Economia urbana

A Roma sempre più poveri, crescono le richieste ai centri Caritas

Più di 11 mila i nuovi iscritti al centri di ascolto, il 14% della popolazione di Roma a rischio povertà. I municipi V e VI quelli con più difficoltà

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Boom di assistiti dal primo gennaio 2020 al 30 giugno 2021 nei centri Caritas a Roma. Segno che la povertà non cala, anzi aumenta. Nell’arco dei 18 mesi osservati, nel territorio romano sono risultati attivi 184 Centri di Ascolto Parrocchiali. Questi hanno registrato 11.223 nuovi iscritti nel sistema SIS-C, persone che si sono presentate per la prima volta ad un centro Caritas, mentre si stima che siano stati oltre 25 mila le persone prese in carico durante questo arco temporale: tra nuovi iscritti e coloro già seguiti dai periodi precedenti.  “Roma è una città sospesa, tra le difficoltà della pandemia e le opportunità legate al Giubileo del 2025 e alla possibile assegnazione dell’Expo 2030”, ci dicono dalla Caritas. Nel 2020 quasi il 10% ha rinunciato a cure medico, e i poveri a Roma sono circa il 14% della popolazione.

Quale è il ritratto della povertà? Caritas chi ha acccolto?
Complessivamente, a luglio 2021, sono risultate iscritte 52.755 nei registri parrocchiali, una banca dati istituita nel 2013. Le persone seguite nel corso dei 18 mesi sono risultate soprattutto donne, 64% del totale, a fronte del 36% di uomini. Le donne per un 45,8% sono di cittadinanza italiana e il restante 54,2% di nazionalità straniera. La popolazione maschile registrata invece ha percentuali più simili tra loro: il 48,7% quella italiana.

Nei 18 mesi di osservazione i tre Centri di Ascolto diocesani (Via Marsala, Via delle Zoccolette e Ostia) hanno accolto 4.898 persone di cui il 40,4% donne e il 63,8% uomini. Come negli anni precedenti si conferma che le percentuali di genere sono speculari rispetto alle persone accolte nelle parrocchie.

Nelle tre mense Caritas sono stati distribuiti in totale 553.074 pasti, per un totale di persone assistite.

Nei centri d’accoglienza invece si è potuto ospitare 2.070 persone nel periodo di riferimento.

Gli Empori della Solidarietà per arginare la povertà

Gli Empori della Solidarietà sono dei supermercati che offrono la possibilità di fare una spesa alle persone o nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico; l’autorizzazione viene concessa dai tre Centri di Ascolto Diocesani, da 142 Centri di Ascolto della rete parrocchiale e dal servizio Aiuto alla Persona. Attualmente nella diocesi di Roma sono presenti cinque Empori della Solidarietà. In totale sono state autorizzate 3.075 tessere, 2.262 parrocchiali e 813 diocesane.

Chi sono e quanti sono i poveri a Roma?

Relativamente alla condizione di povertà nella città di Roma il rapporto BES (Benessere equo sostenibile) stima che nel 2020 le persone in condizione di rischio povertà fossero pari al 14,1% dell’intera popolazione cittadina, percentuale superiore a quella che si registra in altre grandi città come Torino, Firenze, Milano e Genova.

A Roma, ad esempio, vi sono dei territori municipali gravosamente colpiti dal fenomeno di minori che vivono in famiglie con redditi complessivi molto bassi: nel Municipio VI il 13,4% delle famiglie con minori e nel V Municipio il 9,8% presenta redditi pari o inferiori ai 25.000 euro. Anche il X e il VII presentano percentuali intorno al 9%. Va anche osservato che ragionando in termini di reddito medio pro-capite nel Comune di Roma la condizione delle famiglie con figli presenta dei netti svantaggi. Difatti se il reddito medio pro-capite risulta essere pari a 21.790 euro, nel caso delle famiglie senza figli minori sale a 24.375 euro mentre quelli dei nuclei con minori cala a 13.119 euro! Rimangono le differenze tra i Municipi ma nel caso delle famiglie con minori sono meno marcate; i Municipi V e VI mantengono comunque il primato dei valori più bassi anche in questo caso.

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