"Per troppo tempo, si è pensato che Amatrice potesse rinascere da sola", ha detto il presidente della Regione Lazio durante un sopralluogo
Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, oggi ha visitato il centro storico di Amatrice e i lavori per il nuovo ospedale "Franco Grifoni", accompagnato dall'assessore regionale ai Lavori pubblici e alla ricostruzione, Manuela Rinaldi, e dal sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi
Prosegue la ricostruzione di Amatrice, in provincia di Rieti, colpita dal sisma del 2016. Il nuovo ospedale “Grifoni”, realizzato per il 50 per cento, dovrebbe riaprire nel 2026.
Tra Amatrice e Accumoli sono circa 245 ad i cantieri avviati, i progetti in fase di gara o progettazione. Il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, oggi ha visitato il centro storico di Amatrice e i lavori per il nuovo ospedale “Franco Grifoni”, accompagnato dall’assessore regionale ai Lavori pubblici e alla ricostruzione, Manuela Rinaldi, e dal sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi. A seguire, Rocca ha incontrato i cittadini all’Auditorium della Laga.
“È bello vedere che sono ripartiti i lavori. Credo che presto ci sarà il taglio del nastro per il nuovo ospedale. Si sta registrando un significativo cambio di passo, grazie all’impegno della Regione, dell’assessore Rinaldi, del governo e del commissario al Sisma Guido Castelli. Ci sono significativi progressi sulla ricostruzione – ha sottolineato il presidente Rocca -. È una situazione complessa, ma è una delle sfide che stiamo affrontando, perché, per troppo tempo, si è pensato che Amatrice potesse rinascere da sola. Insieme al commissario Castelli e a tutte le istituzioni, governo in primis, ci stiamo dando da fare per recuperare il tempo che si è perso. I cittadini hanno ragione, sono nove anni che attendono – ha aggiunto Rocca -. Sono nove anni di distruzione e dolore, guai a permetterci di giudicare. Solo loro sanno davvero cosa hanno passato. Trovo sia normale che io oggi possa pagare il prezzo della rabbia, è una responsabilità che sento sulle mie spalle, ma stiamo facendo tutto il possibile per recuperare il tempo perso”, ha concluso Rocca.
Nel 2025 sono stati conclusi circa il 49 per cento del totale, di cui 81 per cento con i danni lievi, 18 per cento con danni gravi residenziali e il 40 per cento con danni gravi produttivo. Un aumento di circa il 7 per cento rispetto ai dati del 2024, con percentuali maggiori dove i danni sono più gravi, secondo i dati della Regione Lazio.