Categorie: Economia urbana

Video-spot di Atac con la modella, Patanè a Radiocolonna: avrei evitato questo tipo di spot

L’Assessore ai trasporti della giunta Gualtieri a Radiocolonna: polemiche strumentali, ma stavolta è partita la frizione

Pubblicato da

Quel video, Eugenio Patanè, lo avrebbe immaginato diversamente. Il video è quello pubblicato da Atac sul suo profilo Instagram per presentare i nuovi autobus ibridi della flotta. E quel ‘diversamente’ è un eufemismo, perché, come spiega in esclusiva a Radiocolonna l’Assessore alla mobilità Capitolina, è stata fatta una scelta sbagliata che cozza contro l’immagine che l’amministrazione guidata da Roberto Gualtieri vuole affermare nel contrasto agli stereotipi di genere. Ma andiamo per gradi.

La scorsa settimana il profilo Instagram di Atac posta una storia in cui si vede una modella durante una sfilata che cammina in passerella con il sottofondo musicale di Mina che canta “Ancora ancora ancora”. Il colore degli abiti della modella ricordano quelli dei nuovi mezzi ibridi di Atac. Da qui, la somiglianza che ha portato ad un accostamento che ha generato un vespaio di polemiche. Sui social molti utenti hanno criticato l’iniziativa e il consigliere comunale renziano Valerio Casini ha definito lo spot “inopportuno”, “imbarazzante”, legato a “stereotipi superati” che sono inadatti ad una comunicazione istituzionale. Ironizzando poi sul fatto che sembra un video uscito da “Welcome to Favelas”, pagina social molto popolare tra giovani e giovanissimi che riporta video grotteschi provenienti da tutta Italia.

“Le polemiche mi sembrano strumentali. Tuttavia certe volte può scappare la frizione. Io non l’avrei scelta come storia promozionale – spiega Eugenio Patané a Radiocolonna – Liberarsi dagli stereotipi di genere è una delle battaglie che questa amministrazione sta portando avanti dal primo giorno, un impegno che sento mio, del mio assessorato e di Atac stessa come abbiamo dimostrato con campagna ‘Portiamo la violenza al capolinea’. Quello è il volto della nostra azione”

 

Pubblicato da
Tags: Mobilità