Anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto sentire la sua voce in quest’occasione. “La violenza contro le donne è inaccettabile – ha scritto in un messaggio -, è una ferita all’intera società. Eliminarla è un obiettivo che ogni Paese civile deve perseguire con decisione. La violenza, l’abuso, usati come strumento di imposizione, sopraffazione, sono il volto di una visione primordiale dei rapporti tra le persone che va contrastata anzitutto da parte della comunita piaga della violenza contro le donne è ancora aperta, in Italia e nel mondo”.
Ogni sforzo e azione volti a contrastare la violenza contro le donne “deve essere quindi sostenuto fermamente – ha concluso Mattarella -, così come le iniziative rivolte all’assistenza alle vittime o a chi, come spesso accade per i figli delle donne che subiscono violenza, si trova ad assistervi e a subirne le conseguenze”.
In Campidoglio la Giornata è stata celebrata con un convegno su “La schiavitù invisibile e il business della prostituzione”, proprio a 60 anni dalla promulgazione della cosiddetta Legge Merlin. La sindaca, Virginia Raggi, ha ricordato le azioni messe in capo di recente dal Campidoglio: “nel nuovo Regolamento di Polizia Urbana abbiamo introdotto alcune importanti novità. Vogliamo un sistema che non sia solo ed esclusivamente sanzionatorio, ma soprattutto di tutela per chi si trova ad essere coinvolto nella rete dello sfruttamento e che punti a creare un percorso di sensibilizzazione ed educazione. Prevediamo, quindi, da una parte l’introduzione del Daspo Urbano e dall’altra, accanto al rispetto delle regole – sicurezza, ordine pubblico, quiete, rispetto del codice della strada -, vogliamo introdurre una visione innovativa, quasi ‘umana’, potremmo dire”. Ancora: “come amministrazione il nostro impegno è costante perché quest’alternativa sia sempre più diffusa: abbiamo incentivato da subito le azioni e le iniziative per contrastare la violenza, in primo luogo aprendo tre nuovi Centri Antiviolenza nei Municipi VI, VII e VIII. Nei primi sei mesi di attività, queste strutture hanno accolto 443 donne. Altri due apriranno a breve. È stato infatti attivato l’avviso pubblico nei municipi I e III. Non bastano ancora, certo. Vogliamo arrivare ad averne uno per Municipio“.