Un elicottero della guardia costiera ha compiuto una ricognizione lungo le sponde del Tevere, dalla foce di Fiumicino a Castel Giubileo per verificare la presenza di sostenere inquinanti. Regione e amministrazioni comunali di Roma e Fiumicino hanno già avviato un piano di rimozione
Studio della Guardia Costiera, Capitaneria di porto del 2018. Oggi i relitti sono 19 photo credit: twitter @autoritadac
Un elicottero della guardia costiera ha compiuto una ricognizione lungo le sponde del Tevere, dalla foce di Fiumicino a Castel Giubileo, per monitorare lo stato dei 19 relitti già censiti dalla capitaneria di porto di Roma, che possono arrecare anche rischi per la navigazione.
L’equipaggio del “Nemo 7”, nel quadro delle attività operative pianificate dal Comando generale e secondo le direttive della direzione marittima del Lazio, ha svolto la missione lungo il Tevere, percorrendo l’intero tratto che la normativa del 1906, tuttora vigente, assimila alla disciplina della navigazione propria delle acque marittime.
A bordo, con gli specialisti nell’utilizzo delle apparecchiature di bordo, personale della Capitaneria di porto di Roma ed un funzionario dell’area vigilanza e bacini idrografici della Direzione regionale lavori pubblici, risorse idriche e difesa del suolo Regione Lazio, competente per la gestione e la tutela del demanio fluviale.
Oltre a verificare la presenza di eventuali immissioni inquinanti lungo l’asta fluviale, con la strumentazione infrarosso di bordo, obiettivo principale della missione è stato il monitoraggio dall’alto dello stato dei 19 relitti per i quali la Regione Lazio, d’intesa con le amministrazioni comunali di Roma e Fiumicino, ha avviato un piano di rimozione. Il contributo della Guardia Costiera alle iniziative di tutela e bonifica del delicato ecosistema del Tevere, si colloca nel “quadro delle azioni previste dal contratto di fiume, sottoscritto a febbraio di quest’anno e che vede la partecipazione di istituzioni, enti di governo del territorio e rappresentanti di associazioni ambientaliste nella realizzazione di progetti di educazione ambientale, di prevenzione delle morie ittiche e per la rimozione dei relitti”