Avvocati di Sangiuliano, 'ci costituiremo parte civile'. legali Boccia 'lesa segretezza atti'
La procura di Roma ha chiesto il processo a giudizio per Maria Rosaria Boccia, indagata in relazione alla denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. All’imprenditrice di Pompei sono contestati i reati di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e false dichiarazioni nel curriculum nell’ambito dell’organizzazione di alcuni eventi.
“Ci costituiremo parte civile. È questo il primo momento giudiziario che conferma la verità di Gennaro Sangiuliano. Siamo certi che il prosieguo giudiziario confermerà tutte le ipotesi accusatorie formulate dalla Procura”. Lo affermano gli avvocati di Gennaro Sangiuliano, Silverio Sica e Giuseppe Pepe, a proposito della richiesta di rinvio a giudizio della Procura di Roma per Maria Rosaria Boccia. Alla luce della denuncia presentata dall’ex ministro della Cultura, l’imprenditrice è accusata dei reati di stalking aggravato, lesioni, interferenze illecite nella vita privata, diffamazione e false dichiarazioni nel curriculum in relazione all’organizzazione di alcuni eventi.
Si censura ancora una volta la disdicevole condotta degli organi di stampa in ordine alla divulgazione della notizia secondo cui la Procura della Repubblica di Roma abbia richiesto il rinvio a giudizio nei confronti della dottssa Maria Rosaria Boccia nella vicenda che l’ha coinvolta con l’ex Ministro Gennaro Sangiuliano”. Lo affermano i difensori di Maria Rosaria Boccia, Francesco Di Deco e Saverio Sapia. “Tale deprecabile comportamento – proseguono- lede gravemente i principi di segretezza e riservatezza di atti istruttori, neppure accessibili alla interessata, alla difesa ed alle alle parti processuali”.