il giornalista: penso a criminalità organizzata. Usigrai: servono gesti concreti
photo credit: pagina Facebook Report
l ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani, a nome del Governo, ha informato la presidenza di Camera e Senato della disponibilità dell’esecutivo a rendere, come richiesto dai gruppi parlamentari, un’informativa urgente sull’attentato nei confronti del giornalista Rai Sigfrido Ranucci. Il ministro degli Interni Matteo Piantedosi riferirà in Parlamento il 22 ottobre, alle ore 12.30 alla Camera dei deputati e alle ore 15 al Senato della Repubblica. Lo rende noto l’ufficio stampa del ministro per i rapporti con il Parlamento Luca Ciriani.
”Il segnale che è stato mandato è che sicuramente non c’era l’intento di uccidere, era un ordigno rudimentale, chi lo ha fatto sapeva come farlo, perché c’era un kg di esplosivo dentro e infatti il botto è stato enorme e i danni notevoli. Però il segnale che viene dato è ‘io so come ti muovi, so quali sono le tue abitudini e posso colpirti da un momento all’altro, a te e alla tua famiglia’. Io volo molto più basso penso che sia stato qualcuno della criminalità organizzata, non so se c’è un mandante esterno, non credo assolutamente come qualcuno ha scritto evocando contesti o collegamenti politici. La politica ha altri mezzi se vuole farti fuori, basta molto meno”. Così il giornalista e conduttore di Report, Sigfrido Rsnucci, intervenendo ad ‘Agorà’ su Rai3. ”Adesso aspettiamo e vediamo che cosa troveranno gli investigatori – aggiunge – Si sono concentrati sul materiale esecutore dell’ordigno e credo che sia la cosa più intelligente perché poi da lì puoi risalire”.
“Se la Rai tiene al giornalismo di inchiesta e a Report, se la politica difende con convinzione l’autonomia dell’informazione, serve dimostrare che alle parole di solidarietà a Sigfrido Ranucci, alla sua famiglia e alla redazione seguano azioni concrete, capaci di scoraggiare chi ha creduto, con una bomba, di poter silenziare il giornalismo che fa domande. Ripristinare le 4 puntate tagliate dal palinsesto della Rai è un segnale necessario da parte dell’Azienda, ai cittadini e ai dipendenti che si aspettano, dopo le strette di mano e gli abbracci al collega Ranucci, un segnale chiaro a difesa del lavoro di inchiesta e di Report. Recepire la normativa europea contro le Slapp, le querele temerarie, è il passo che Il Parlamento deve a tutte le giornaliste e i giornalisti minacciati, di fatto, con denunce da milioni di euro di risarcimento che, lungi dal difendere l’onorabilità di chi le promuove, hanno il solo scopo di silenziare chi fa inchieste giornalistiche su ogni potere, economico, politico o criminale”. Lo chiede Usgirai.