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Rapporto criminalità: a Roma ramificazioni della ‘ndrangheta, camorra nel basso Lazio e nigeriani a Rieti

Meno incisiva, invece, è apparsa l'azione delle organizzazioni di matrice siciliana

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Le indagini, condotte nell’ambito delle operazioni di contrasto, hanno ampiamente documentato la pervasività della ‘ndrangheta, le cui ramificazioni sul territorio laziale, soprattutto nell’area metropolitana di Roma, hanno dimostrato un’elevata capacità di infiltrazione nel tessuto economico ed in alcuni comparti della Pubblica Amministrazione. Meno incisiva, invece, è apparsa l’azione delle organizzazioni di matrice siciliana, che hanno mantenuto un profilo più defilato”. E’ quanto emerge dal rapporto ‘La criminalità del Lazio’, presentato oggi presso la Giunta regionale del Lazio dal presidente dell’Osservatorio tecnico-scientifico per la Sicurezza, la Legalità e alla Lotta alla corruzione, Serafino Liberati. “Permane, invece, il ruolo della camorra napoletana e casertana, particolarmente attiva nel narcotraffico nelle province del Sud pontino e del Frusinate, dove continua a svolgere un ruolo di prim’ordine nelle operazioni di approviggionamento di ingenti quantitativi di stupefacenti – si legge ancora nel rapporto – Tuttavia, nelle fasi di distribuzione e nel controllo delle piazze di spaccio, tali organizzazioni risentono sempre più del crescente processo di autonomizzazione dei gruppi criminali autoctoni del basso Lazio”. Di particolare rilievo “vi sono i riscontri investigativi sulla presenza, in Rieti, di un gruppo organizzato nigeriano, i cui vertici – sembra – siano in Nigeria, a cui far risalire lo spaccio, nella zona, di diverse tipologie di stupefacenti, tra cui eroina, marijuana e cocaina, con possibilità di rifornimento di tali droghe anche verso la Capitale. In questo contesto possiamo definire il Lazio come territorio a ‘criminalità mista’ dove, in estrema sintesi, convivono forme di criminalità predatoria e microcriminalità urbana, con fenomeni complessi di infiltrazione mafiosa, economia illegale, corruzione, narcotraffico e spaccio, nonché cybercrime in forte espansione. Emergono inoltre forti coinvolgimenti tra criminalità comune ed organizzata, nuove forme di devianza giovanile ed un deciso radicamento sociale della criminalità in alcune periferie urbane”.

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