Appello ai Cittadini "E' scomparsa da p.zza Venezia la lupa capitolina versione green. Chiunque abbia sue notizie contatti il Campidoglio"
La lupa capitolina, nella sua ultima versione in arte topiaria, è durata talmente poco che il Campidoglio è certo sia già stata dimenticata. E difatti non ne parla più.
Ma noi ce la ricordiamo, eccome! Foto alla mano possiamo testimoniare ogni singolo giorno della sua vita prematuramente stroncata.
Aihmè, siamo stati, giusti profeti nel nostro articolo del marzo 2018 dove abbiamo elencato i tanti disastri “verdi” e non che attendono tutti gli interventi fatti su P.zza Venezia.
La scultura in ligustro ci era stata presentata come il top della romanità declinata con modernità e sensibilità per la natura.
Là dove svettò, per il solo periodo natalizio, il famoso, villipeso e tristo Spelacchio 1°, di cui tutto il mondo parlò, ecco arrivare la Lupa Capitolina, altrettanto famosa, villipesa e tristissima. Fu talmente criticata (a ragione) per la sua netta somiglianza con un’ orsa dei Carpazi e per quei due pseudo lattanti, assolutamente indecifrabili. Pensare che la Capitale sia stata fondata da quei miseri legnetti aggrovigliati (di nome Romolo e Remo) è la miglior spiegazione che possiamo trovare per tutti i mali della nostra Città!
Nel frattempo tanto per onorare lo storico “panem et circenses” per il Natale ’18/’19 ecco arrivare Spelacchio 2°. Meno sofferente del “modello” precedente ma ugualmente poco allegro e pieno di magagne, fin dal suo primo apparire. Poi fra luci, festoni festosi, palle e palline varie campò, senza infamia e senza lode fino alla fatidica Befana che, come si sa tutte le feste le porta via. Così anche a Spelacchio 2° fu dato il ben servito.
A p.zza Venezia, con tutta la sua imponenza e sontuosità, restavano le “aiuole”, il traffico convulso, i cantieri perenni e la Lupa/Orsa.
Ma poi anche il mammifero e i suoi due “affiliati” sparì. Ma dov’è finita? cosa le sarà successo? e quando ritornerà…? Non è dato di saperlo. Voci dal Campidoglio imputano l’assenza del “manufatto” al bisogno di cure, restyling e riposo in ambiente adatto…
La povera bestia in ligustro doveva essere davvero molto malata e affranta dato che ancora, ad oggi, nessuno la più rivista.
Sindaco Raggi immaginiamo il suo dolore e la sua preoccupazione per la scomparsa della tanto amata lupotta. Non sarebbe il caso di far affiggere dei manifesti per avere informazioni sul cane di Roma? Magari qualcuno l’ha vista, probabilmente era senza microchip e i nuovi “padroni” non sanno a chi riconsegnarla…
Povera lupa capitolina, vessillo della romanità, torna da noi. A casa.