Categorie: Economia urbana

Export, il Lazio centra un altro record

Alla Camera di commercio di Roma presentato lo studio sull’andamento dei poli tecnologici laziali nel 2024. Lo scorso anno, record di esportazioni a 16,2 miliardi. Ma non c’erano i dazi

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Sì, nel 2024 ancora non c’era il secondo temibile Donald Trump. E no, non c’erano nemmeno i dazi. Però l’export rimane sempre l’asso della manica dell’economia italiana, inclusa quella laziale. La prova, come sempre, è nei numeri. Anche in quelli presentati alla Camera di commercio di Roma da Intesa Sanpaolo e relativi all’andamento delle esportazioni tecnologiche delle imprese del Lazio. Ebbene, “pur presentando una propensione all’export inferiore alla media italiana, il Lazio è la sesta regione per export nel contesto nazionale: nel 2024 ha realizzato 32 miliardi di euro di esportazioni, in incremento dell’8,5% rispetto al 2023, a fronte di una sostanziale stabilità del dato nazionale (-0,4%). La crescita ha riguardato sia la farmaceutica, primo settore per export della regione con circa il 40% del totale (+21,6%), ma anche l’agroalimentare (+18,4%) e l’elettronica (+18,5%)”, si legge nel rapporto di Ca’ de Sass, il quale specifico come si è invece registrato un calo per aerospazio (-7,6%), automotive (-16,8%) e metallurgia (-34,4%). Ed ecco che entra in gioco l’hi tech.

“Un contributo importante alla crescita dell’export laziale è venuto da poli e distretti: le esportazioni dei poli tecnologici laziali hanno toccato nel 2024 un nuovo record storico, attestandosi a 16,2 miliardi di euro. Sia il polo farmaceutico laziale, che l’ICT romano hanno registrato delle performance brillanti, con tassi di crescita delle esportazioni a doppia cifra e pari rispettivamente a +22,6% e +19,9%, mentre è proseguito il calo dell’export del polo aerospaziale, sebbene a un ritmo meno negativo rispetto all’anno precedente.

Stabile il distretto della ceramica di Civita Castellana (+0,4%), mentre cala leggermente l’Ortofrutta dell’Agro-Pontino (-2,4% nel 2024) dopo la crescita a due cifre registrata nel 2023 (+13,4%)”, hanno spiegato gli economisti di Intesa. “L’economia laziale continua ad esprimere una buona capacità di interpretare il contesto generale grazie alla propensione all’export ed alla presenza di distretti specializzati e comparti ad alto potenziale come space economy, farmaceutica, cosmetica e agroalimentare”, ha chiarito Roberto Gabrielli, responsabile della Direzione regionale Lazio e Abruzzo Intesa Sanpaolo. “Le aziende laziali chiedono tuttavia strumenti per rispondere alle incertezze geopolitiche e dei prezzi, il nostro gruppo sta da tempo attivando tutte le leve per favorire la loro competitività anche attraverso accordi con primari partner e realtà associative, favorendo strumenti e risposte sia in termini di credito erogato che di accompagnamento, consulenza e supporto, che si tratti di accesso ai bandi del Pnrr, contatti con Hub tecnologici o rafforzamento e sviluppo su nuovi mercati”.

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