La tendenza degli ultimi 10 anni a Roma e a livello nazionale. Come combattere la piaga degli scippi?
Il dramma del presunto borseggiatore trovato morto sotto alla metro di Roma, assieme ad effetti personali di una possibile vittima, ha riaperto il dibattito sul problema dei borseggi all’interno dei mezzi pubblici della Capitale. Un dibattito che in realtà non si è mai chiuso e che ha visto blogger (il noto Cicalone) e politici (Vannacci, in compagnia proprio di Cicalone) fare sopralluoghi all’interno di stazioni e vagoni per denunciare il problema dei borseggi. Oggi, grazie a fonti giornalistiche e ai report del Ministero dell’Interno e della Questura di Roma, si è in grado di ricostruire il trend dei borseggi nei mezzi pubblici della Capitale negli ultimi 10 anni. E i risultati sono tutt’altro che incoraggianti.
Nel 2014, a fronte di un calo di reati gravi come omicidi e rapine, il prefetto di Roma Lamberto Giannini segnalava un leggero aumento dei cosiddetti “reati di genere”, pari al 2,5-3% in più rispetto all’anno precedente.
Nel biennio 2016–2017, poi, si sono registrati nella Capitale oltre 24.000 borseggi all’anno, con una media di circa 70 al dì, di cui oltre 20 al giorno sulla metropolitana. Fino allo scoppio del Covid (2020) il trend è stato incoraggiante e si è assistito ad una tendenziale diminuzione di furti e borseggi su autobus, metropolitana e treni. Poi, dal 2021, è cambiato tutto, soprattutto attraverso una lettura del biennio 2021-2023. Proprio nel 2023, il Servizio Analisi Criminale del Ministero dell’Interno ha registrato a livello nazionale: 13.291 furti in autobus, 21.210 in metropolitana, 6.109 in treno. La provincia di Roma ha registrato il dato più elevato per i furti in metropolitana, con 14.438 casi nel 2023.
Nel primo semestre del 2024, a livello nazionale, si è assistito ad un incremento dei furti in autobus (+3,2%) e in treno (+21%), mentre per i furti in metropolitana si è registrata una leggera diminuzione (-6,8%) rispetto allo stesso periodo del 2023.
A Roma, nel 2024, si è osservato un aumento dei reati predatori come scippi e borseggi, con almeno 30 episodi al giorno (soprattutto nei mesi estivi) ma con una leggera diminuzione dei reati in metropolitana.
Come si può desumere da questi dati, i mezzi pubblici di Roma sono ormai un terreno fertile per ladri e borseggiatori. Ad essere vittime turisti e utenti di ogni genere tra i quali anche quei pendolari che, sovrapensiero, si dimenticano di tenere in vista portafogli, borse o cellulari. Un fenomeno che non si combatte con iniziative da sceriffi social né con la giustizia fai da te, ma con il presidio di treni e stazioni, consapevolezza del problema da parte dell’utenza e adeguata comunicazione su ogni mezzo pubblico della Capitale.