Bologna città ideale, percezione Milano cara e meno vivibile
Bologna rappresenta l’equilibrio ideale tra qualita’ della vita e reputazione produttiva, seguita da Verona e Bergamo, per sicurezza, servizi e sostenibilita’ ambientale. Milano primeggia per lavoro, cultura e tecnologia, ma e’ percepita come la piu’ cara economicamente e meno vivibile. Con una reputazione piu’ fragile, invece, Palermo, Napoli e Roma soffrono per le percezioni negative legate a sicurezza, trasporti e servizi pubblici, nonostante punteggi elevati in relazioni sociali, accoglienza e cultura. E’ quanto emerge dalla ricerca “L’Italia e la sua reputazione – Le Citta’”, realizzata da “Italiadecide”, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, che analizza come le citta’ italiane contribuiscano alla reputazione del Paese seguendo un approccio originale nelle finalita’ e nella metodologia. L’obiettivo e’ misurare il valore sociale percepito delle citta’, come leva per attrattivita’ economica, turistica e culturale. La ricerca realizzata insieme a Makno si divide in due parti. La prima confronta le piu’ significative classifiche internazionali sulle citta’ evidenziandone le criticita’ legate ad approcci poco trasparenti e definizioni ambigue, all’utilizzo degli stessi indicatori per misurare realta’ differenti, e al peso eccessivo della notorieta’ che sconfina negli stereotipi; la seconda analizza i risultati di una survey web nazionale condotta su un campione di 1.200 cittadini di Bari, Bergamo, Bologna, Genova, Roma, Milano, Napoli, Palermo, Torino e Verona e e’ focalizzata sulle percezioni sociali.
Una particolare attenzione rispetto ai temi delle citta’ proviene dalla componente femminile del campione, piu’ sensibile e critica riguardo a salute, sicurezza e ambiente, percepiti come elementi concreti che incidono direttamente sulla qualita’ della vita quotidiana e rendendola piu’ sostenibile. Lo studio ha individuato 15 fattori reputazionali, raggruppati in 5 macro-ambiti: sicurezza, qualita’ ambientale, infrastrutture e servizi, valori economici, vivacita’ sociale. Tra i fattori chiave emergono in particolar modo salute e sicurezza (sotto la sufficienza in molte metropoli), pulizia urbana (soprattutto critica al Sud), accessibilita’ e qualita’ delle infrastrutture. La ricerca suggerisce infine alcune linee di azione per operatori pubblici e privati per migliore le citta’ e la loro reputazione, in particolare: bilanciare e rendere sinergici obiettivi e interventi in materia di ambiente, inclusione sociale e qualita’ della vita con innovazione, economia e infrastrutture; affrontare il gap reputazionale, tra la percezione di coloro che vivono la citta’, abitualmente o temporaneamente, e l’immagine proiettata verso l’esterno; investire in narrazioni territoriali differenziate, che valorizzino le eccellenze locali senza omologare le identita’ urbane. “Italiadecide”, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, ha avviato a partire dal 2018 una ricerca pluriennale su “La reputazione dell’Italia” per verificare l’appropriatezza del posizionamento del Paese nei diversi settori quale emerge dai principali ranking internazionali. Il progetto nasce dalla consapevolezza che la reputazione e’ un fattore determinante per un Paese nell’ottica di attrarre e trattenere le risorse, i talenti e gli investimenti indispensabili a una crescita sostenibile nel tempo e si propone di verificare le modalita’ con cui viene misurata, per sfatare falsi miti e pregiudizi nelle rappresentazioni dell’Italia nei ranking internazionali.