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Roma, legittimo l’articolo contestato dagli NCC. Aloisi: confronto urgente con il Campidoglio

Il Consiglio di Stato dà l’ok alla norma che costringe gli NCC a tornare in rimessa. Che succederà ora?

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È stata una doccia fredda per tutti gli NCC di Roma e del Lazio che speravano nell’illegittimità di un articolo – il 29 del Regolamento del Comune di Roma che disciplina taxi ed NCC – che potrebbe rendere la vita complicata a centinaia di noleggiatori. Viceversa, festeggiano i tassisti che sostengono e rimarcano le differenze tra il proprio servizio e quello degli NCC. Il Consiglio di Stato, infatti, ha ritenuto legittima la norma che costringerebbe gli NCC, tra le varie cose, a stazionare nelle rimesse in attesa di una nuova chiamata. A dare la notizia è stata l’Associazione Tutela Legale Taxi, che festeggia una decisione che potrebbe rivoluzionare l’assetto del trasporto pubblico non di linea di Roma.

“Il Consiglio di Stato ha definitivamente respinto il ricorso di ANITRAV, assistita dai legali di riferimento di Uber, proposto contro il nuovo regolamento taxi-NCC di Roma Capitale, Art. 29.Per l’ennesima volta i giudici amministrativi hanno ribadito che la legge 21/1992, come modificata dalla legge 12/2019, è costituzionalmente legittima, che le interpretazioni che alcune associazioni tentano di dare della sentenza della Consulta n. 56/2020 non corrispondono nemmeno a quanto scritto nella sentenza e chi svolge servizi NCC deve fare noleggio e non può fare il servizio da piazza taxi a suo piacimento – spiega l’associazione – di conseguenza, le disposizioni del nuovo regolamento di Roma Capitale, che cercano di porre un argine all’abusivismo del settore, sono pienamente legittime. Dopo che anche questa battaglia è stata vinta, non ci aspettiamo di certo che sia finita. Sicuramente, qualcuno proverà a distorcere nuovamente la realtà e a fornire interpretazioni di quanto statuito dai giudici, attaccandosi a virgole, a parole o a frasi decontestualizzate”.

Non intendono subire passivamente la notizia di NCC di Roma. Anitrav, infatti, a Radiocolonna annuncia battaglia e prospetta uno scenario preoccupante per la mobilità capitolina.

“Questa decisione creerà importanti problemi di mobilità su Roma. Adesso andremo a verificare la procedura con il Comune di Roma ma non c’è dubbio che tanti colleghi NCC si troveranno in difficoltà – spiega Giulio Aloisi, dirigente Anitrav, a Radiocolonna – si tratta di una novità che metterà in crisi anche la mobilità della Capitale: il trasporto pubblico non di linea è in affanno, servono più autorizzazioni NCC e più licenze taxi e la legittimazione dell’articolo 29 va esattamente nella direzione opposta rispetto a quella dell’interesse di romani e turisti. Chiederemo un incontro con il Campidoglio e vedremo di mobilitare la categoria visto che si tratta di un precedente pericoloso che potrebbe essere preso a modello anche da altre città italiane”.