A Radiocolonna, il presidente della commissione mobilità di Roma Capitale si scaglia contro il Governo sui tagli alla Metro C
Un attacco in piena regola al trasporto ‘su ferro’ da nord a sud della Penisola. È stata questa la percezione di tante città italiane alla notizia che la Manovra taglierà fondi vitali per infrastrutture strategiche per il Paese. Dal trasporto rapido di massa tra Afragola e Napoli alla linea M4 di Milano, il vespaio di polemiche che si è generato ha visto come protagonisti dello scontro non solo enti locali e MIT ma anche “colleghi” di governo. “Credo che il ministro Salvini debba occuparsi anche della città di Roma, visto che sono stati tagliati 50 milioni per la Metro C che erano stati inseriti l’altra volta. Il ministro responsabile è lui, io mi auguro che segua questo argomento. In Parlamento faremo altre proposte ma mi auguro che il ministro Salvini si occupi di questa cosa che evidentemente gli è sfuggita” sono state le parole – non proprio amichevoli – pronunciate dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani all’indirizzo dell’omologo ai trasporti, Matteo Salvini.
È proprio Roma che rappresenta la partita più calda, terreno di scontro nell’esecutivo ma anche tra Governo e Campidoglio. Alle parole infuocate dell’assessore alla mobilità Eugenio Patané, sono seguite quelle di Giovanni Zannola, presidente della Commissione mobilità del Comune di Roma, rilasciate a Radiocolonna.
“C’è chi continua a perdere buone occasioni per difendere davvero questa città. Il governo sta pensando di tagliare 50 milioni di euro destinati alla Metro C: una scelta che rischia di bloccare i lavori della nuova tratta T1 e di frenare un’opera strategica per il futuro di Roma. Quei fondi servono per far andare avanti i cantieri e senza di essi l’intero progetto verrebbe messo a rischio, nonostante la sua realizzazione sia finanziata in gran parte proprio dall’esecutivo oggi al governo – spiega a Radiocolonna Zannola – E basta anche con le polemiche sulle ciclabili: i 460 milioni che vengono continuamente citati non sono fondi comunali, ma risorse stanziate e vincolate dal Ministero. Non possono essere riprogrammate su altre opere, lo sanno tutti. Se vogliamo una Roma più moderna, sostenibile e accessibile, servono serietà e impegno nel difendere ogni finanziamento utile alla città. È così che si garantisce davvero il suo futuro.Io sto dalla parte di Roma. Sempre”.