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Cimiteri di Roma, piano per la tutela. Buio sui dettagli

Il Campidoglio: il piano 2017-2021 prevede un programma d’investimenti per valorizzare e riqualificare i cimiteri. Ma i dettagli, gli investimenti sono top secret

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Il Campidoglio annuncia un piano per ristrutturare e tutelare i cimiteri della Capitale. Ma è mistero su quanti fondi saranno messi in campo e sui tempi di realizzazione al Verano, al Flaminio e al Laurentino.

Secondo il comune, il piano cimiteri 2017-2021 prevede un programma d’investimenti per valorizzare il patrimonio storico-artistico, monumentale e ambientale dei cimiteri capitolini, attraverso progetti e interventi di manutenzione straordinaria e di riqualificazione a breve, medio e lungo termine, con l’obiettivo di rispondere alle aspettative dei cittadini. Il progetto fa parte in una memoria di Giunta ed elaborato in collaborazione con AMA, su impulso dell’Assessorato alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale e con il Dipartimento Tutela Ambientale.

Il Comune ha annunciato che “si parte dall’ampliamento del Cimitero Laurentino e dall’estensione degli impianti crematori, visto l’incremento del numero annuale delle persone che optano per la cremazione”. Una scelta che si comprende poco, considerato che il Laurentino è il cimitero più nuovo e che invece il Verano e il Flaminio, in alcuni punti, versano in condizioni preoccupanti, come Radiocolonna ha già documentato.

Ma il Campidoglio assicura che “su tutti i cimiteri di Roma verranno effettuati interventi di manutenzione sia ordinaria che straordinaria degli impianti, degli immobili, delle reti, dei viali, dei muri di cinta, della vegetazione, dei percorsi pedonali e carrabili, in più manutenzione del verde orizzontale e verticale e un’analisi dettagliata con monitoraggio e messa in sicurezza delle alberature”.

Abbiamo provato a chiedere i dettagli di questo piano, l’impegno di spesa e quando saranno aperti i cantieri, ma la nostra richiesta è caduta nel vuoto. In alcune palazzine del Flaminio dovevano iniziare lavori di ristrutturazione, (il bando valeva 1,6 milioni di euro) ma ad oggi non si sono visti operai al lavoro.

“I Cimiteri Capitolini – spiega Pinuccia Montanari, assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale – occupano una parte consistente di superficie nel tessuto urbano di Roma e rappresentano quindi una realtà importante all’interno della città. Accanto al Flaminio con i suoi 140 ettari, ci sono altri due cimiteri importanti per grandezza che sono il Verano, un vero e proprio museo a cielo aperto, e il Laurentino, più i sette cimiteri suburbani più piccoli. Un patrimonio che ci impegniamo a tutelare e valorizzare, tenendo anche conto delle straordinarie tradizioni e peculiarità storico-culturali di Roma, centro della cristianità e punto d’incontro tra culture, religioni e diverse etnie”.

Questa memoria ha ben poco valore – dice il Comitato Tutela dei Cimiteri Capitolini – Si riempiono la bocca di belle parole ma poi seguono i fatti. Nessuno è a conoscenza dei dettagli del piano. Dopo anni di incuria ci aspettiamo davvero un cambio di passo, ma troppo spesso la dirigenza dei Cimiteri non risponde ai cittadini”. E questo nonostante le tariffe per inumazione e cremazione non siano certo a buon mercato.

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