per i monopattini elettrici di Roma il nuovo codice non esiste e nel centro storico è un via vai di infrazioni: dalla negazione del casco a quella della targa, dal contromano al trasporto di più passeggeri. Un vero e pericoloso Far West
In Italia come per tante altre cose giuste e salvifiche anche il nuovo codice della strada ha conosciuto la propria fine nel momento stesso in cui ha visto la luce, magari non per tutti, ma è prova provata che chi usa il monopattino elettrico se ne è fregato bellamente.
Dal nostro osservatorio sul Tridentino e comunque su tutto il centro, vi posso garantire che da quel 14 dicembre ’24 giorno in cui è entrato in vigore il nuovo codice ad oggi (25.06.’25) non ho mai visto un solo casco o una sola targa, figuriamoci le assicurazioni!
Ma c’è di più: se fino a pochi mesi fa ci faceva sobbalzare la scena di 2 persone sul medesimo mezzo oggi le persone sono diventate 3 e in caso di genitori con pargoli lo spettacolo è davvero raccapricciante con una creatura davanti, tipo air bag, ed una dietro a cui ci si affida anche per le frenate improvvise, ma nessuno della famigliola ha il casco. Non oso pensare ai danni che possono derivare anche da una semplice caduta. Senza contare la mala educazione e il cattivo esempio che quel genitore decerebrato impartisce ai ragazzini ancora ignari delle leggi e, soprattutto, dei rischi a cui vanno incontro. In questi casi oltre ai presunti vigili su strada varrebbe la pena di far intervenire i servizi sociali.
Non dico cosa se ne fanno poi i “monopattinisti” del divieto di andare contromano o in senso vietato o sui marciapiedi.
Via del Corso è una delle strade più ambite per correre usando i passanti come birilli di una gimkana e come se la ridono quei babbei a vedere la gente schizzare da tutte le parti. Ciò detto mi sento di aggiungere che Roma è al 2° posto in Italia per numero di incidenti che coinvolgono i monopattini, incidenti che sono in preoccupante aumento. E la polizia urbana sta, per lo più, a guardare.
Se cerchiamo quanti di questi mezzi girano per la Capitale la risposta è: numero imprecisato. Questa è la cartina di tornasole anche di un mercato nebuloso che vive con ben poche regole; basterebbe che il venditore comunicasse agli enti preposti l’uscita dal suo negozio del mezzo, penso che potrebbe essere un buon inizio.
E se cerchiamo quante multe sono state elevate ai monopattini, magari negli ultimi 2 anni, è buio pesto ma troviamo un conteggio, che tanto per tirar fuori una quantità abbastanza significativa, parte dal gennaio 2020 al 21 agosto 2024 e si traduce in 4.194. Un gran bel numero; peccato che copra un periodo in cui il nuovo codice della strada era inesistente.
Non c’è niente da aggiungere perchè la realtà che abbiamo sotto gli occhi è in continua e rapida involuzione