A Roma ‘Voci e Ritmi della Terra del Fuoco’

L'Azerbaigian ha festeggiato al teatro salone Margherita la sua Festa della Repubblica e i suoi 25 anni di relazioni diplomatiche con l'Italia

Grande successo per “Voci e Ritmi della Terra del Fuoco”, concerto di musica e danze nazionali dell’Azerbaigian, organizzato dall’Ambasciata della Repubblica dell’Azerbaigian in Italia, presso il Teatro Salone Margherita, in occasione della Festa Nazionale – Giorno della Repubblica e del XXV Anniversario dell’instaurazione delle relazioni diplomatiche tra la Repubblica dell’Azerbaigian e la Repubblica Italiana.

La serata è stata aperta dai saluti dell’Ambasciatore dell’Azerbaigian in Italia, S.E. Mammad Ahmadzada, che ha ricordato l’importanza duplice dei festeggiamenti della serata: il Giorno della Repubblica dell’Azerbaigian, che ricorre il 28 maggio, e la storica amicizia con l’Italia.

Il 28 maggio 1918 nasceva infatti la Repubblica Democratica dell’Azerbaigian, come primo esempio di Stato laico e democratico nell’Oriente musulmano. Sopravvisse 23 mesi, fino all’occupazione, il 28 aprile 1920, da parte dell’armata bolscevica, ma furono mesi sufficienti a gettare quelle basi che sarebbero poi state riprese alla riconquista dell’indipendenza, nel 1991: diritto di voto per le donne azerbaigiane, parlamento pluripartitico, e altre iniziative a testimonianza del carattere democratico dello Stato.

Dopo gli inni nazionali di Azerbaigian ed Italia si è dato il via al concerto, in cui si è esibita l’Ensemble Statale Azerbaigiana di Danza e Musica Fikret Amirov, istituita dal fondatore della musica classica azerbaigiana Uzeyir Hajibayli nel 1936, nell’ambito della Filarmonica Statale dell’Azerbaigian. L’Ensemble ha raggiunto il successo in
Azerbaigian e in molti altri paesi e dopo circa 80 anni, prosegue con successo la sua vita creativa portando nel mondo le sue opere.

Sul palco si sono alternati ballerini e solisti, che in abiti tradizionali ed accompagnati da strumenti della tradizione musicale azerbaigiana come il tar, il kamancha, il saz, il gopuz, il rubab etc., hanno incantato il pubblico con  “i suoni e i ritmi della Terra del Fuoco”.

Non è mancato il Mugham, genere musicale tradizionale azerbaigiano che risale al IX-X secolo, conosciuto in tutto il mondo, che nel 2003 è stato dichiarato patrimonio orale e immateriale dell’umanità dall’UNESCO.

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