Tiburtino III, questore vieta manifestazione Forza Nuova

Prevista per le 20 di venerdì 8 settembre con itinerario, non precisato, lungo le vie del quartiere. Ieri blitz di Casapound al Municipio IV mentre era in corso una riunione del consiglio.

Nessuna “passeggiata per la sicurezza” nelle vie del Tiburtino III. A comunicare lo stop all’iniziativa di Forza Nuova e “Roma ai Romani” è stata la Questura di Roma. Il questore Guido Marino, infatti, valutate le condizioni dell’ordine pubblico e la concomitanza di altre iniziative, ha deciso di vietare la manifestazione pubblicizzata sul profilo Facebook del movimento politico “Roma ai Romani”, prevista per le 20 di venerdì 8 settembre con itinerario, non precisato, lungo le vie del quartiere Tiburtino III. La manifestazione, peraltro, non era stata formalmente preannunciata, ai sensi del Testo unico delle leggi di pubblica Sicurezza.

Il Tiburtino III è il quartiere dove alcuni giorni fa un profugo eritreo è stato ferito alla schiena durante una lite con alcuni italiani nei pressi di un centro di accoglienza della Croce Rossa. La tensione in zona è ancora alta.

Intanto ieri blitz di CasaPound nell’aula del municipio IV con bandiere e striscioni. E il consiglio municipale del Tiburtino convoca per mercoledì 13 settembre, alle 17, un’assemblea straordinaria per recepire le posizioni della cittadinanza sul futuro del centro d’accoglienza della Croce Rossa in via del Frantoio. La decisione è stata condivisa dai capigruppo di maggioranza e opposizione del parlamentino di zona. A richiedere il consiglio straordinario, che si terrà nel centro anziani in via del Badile, sono stati i 30 attivisti di CasaPound presenti in aula insieme ad alcuni residenti del quartiere, che hanno invocato con forza la chiusura del centro. “Col nostro intervento – afferma Mauro Antonini , responsabile di CasaPound per il Lazio – siamo riusciti a ottenere la convocazione dell’assemblea straordinaria: mercoledì prossimo il popolo del Tiburtino esprimerà il proprio parere sul centro di via del Frantoio”.

Le posizioni della sigla di estrema destra sono nette: “Tiburtino III dice basta”, recitava lo striscione esposto all’esterno della sede del municipio. I militanti di CasaPound, del resto, sono impegnati nella battaglia politica per la chiusura del presidio umanitario della Cri (80 posti) fin dalla sua apertura, nel 2015.

Sul fronte opposto, gli esponenti territoriali del partito democratico si impegneranno per favorire la più ampia partecipazione all’assemblea. “In ogni caso, troviamo grave che la minisindaca, Roberta Della Casa, abbia abbandonato l’aula subito prima che si iniziasse ad affrontare la questione del Frantoio – rileva il dem Emiliano Sciascia – noi avevamo pronto un atto che invitava la presidente a manifestare solidarietà al migrante ferito la notte tra il 29 e il 30 agosto e alla Croce Rossa: cose che non ha mai fatto. Chiediamo inoltre che le istituzioni municipali si attivino per avviare dei progetti di inclusione sociale e intercultura nel quadrante”.

Intanto è attesa per venerdì prossimo la manifestazione non autorizzata indetta da Forza Nuova e “Roma ai romani”, la sigla neofascista capeggiata da Giuliano Castellino e che già sabato scorso aveva tentato di alzare la tensione intorno al presidio umanitario della Croce Rossa. Non è chiaro quanto sarà ampia la partecipazione popolare.

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