La legge sul Testamento Biologico c’è, ma spesso non è né conosciuta, né rispettata! È questa la frase che apre la giornata di mobilitazione sul Biotestamento. Un evento organizzato dall’Associazione Luca Coscioni per ricordare ai cittadini come funziona la legge approvata a metà dicembre dal Parlamento Italiano ma che ancora fatica a trovare applicazione.
“Non ci possiamo fermare al nostro grande risultato – spiega l’associazione che da 15 anni lotta per promuovere la libertà di cura e di ricerca scientifica – Dobbiamo andare avanti per ottenere la piena applicazione della legge e farla conoscere a tutti.”
Grazie al supporto di Radicali Italiani, UAAR e della Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti- FADOI – Lazio, oltre cento comuni italiani saranno animati da banchetti, materiale informativo e da volontari che spiegheranno ai cittadini le novità della DAT, la Dichiarazione Anticipata di Trattamento.
La legge prevede che chiunque voglia presentare la propria Dat potrà farlo all’ufficio di stato civile del Comune di residenza o in alternativa dal notaio. Il problema è che la situazione nei vari comuni italiani non è uniforme e sono ancora poche le amministrazioni ad aver attivato i registri. L’ultima legge di Bilancio ha stanziato 2 milioni di euro per una banca dati nazionale in grado di raccogliere le dichiarazioni ma il gruppo di lavoro istituito a fine marzo dal Ministero della Salute ancora deve definire i contenuti informativi.
Alfiere della battaglia l’esponente radicale Marco Cappato, da anni in prima linea per garantire dignità ai malati, come lo stesso Cappato ha raccontato ad Anna Ricca su Radiocolonna a dicembre.
Anche nel Comune di Roma ci sarà un tavolo informativo a disposizione di tutti coloro che vogliano saperne di più. L’appuntamento è oggi dalle 14,30 alle 18,30 davanti alla Feltrinelli di Largo Argentina, un luogo simbolo delle battaglie di Marco Pannella e del Partito Radicale.
