La mostra ‘Para20sacri’ alla Rinascente di Roma

Design rilegge gli oggetti religiosi. Dieci firme per 1500 tra Madonne ed ex voto all’interno dello spazio con i resti dell’Acquedotto Vergine di via del Tritone

Dai preziosi souvenir che riscoprono antichi ex voto di Studio Nucleo, al reliquiario-talismano in forma di piede, da sfiorare nei momenti di sconforto, firmato da Patricia Urquiola, che ha tratto ispirazione dalla vera reliquia del piede di Sant’Adelardo. Tra Madonne Rinascimentali, croci
dal sapore punk, santini ed ex voto reinterpretati da designer e artisti di fama riconosciuta, Rinascente di via del Tritone inaugura a Roma la sua prima mostra, intitolata Para20sacri, ospitata all’interno dello spazio con i resti dell’Acquedotto Vergine di eta’ augustea.

Il progetto, ideato dallo scrittore e curatore Gianluigi Ricuperati e prodotto da Barbara De Micheli,
con l’aiuto di Caterina Filippini, per Institute for Production of Wonder di Torino, apre un percorso espositivo che si pone come vetrina d’eccezione per le eccellenze del made in Italy.

Para20sacri mette assieme un classico della cultura materiale romana, ovvero l’emporio di oggettistica sacra, e il design e l’artigianato, in 1500 pezzi, realizzati a tiratura limitata da designer, artisti, grafici illustratori italiani tra i piu’ apprezzati.

La mostra inaugurale dello spazio espositivo e’ stata allestita all’interno di una riproduzione della Cappella Rucellai albertiana, ricostruita in scala reale 1:1. Al suo interno la Maria Maddalena di Carlo Crivelli, la Madonna con bambino di Anonimo Francese, la Crocifissione di Niccolo’ di Pietro Gerini, l’Immacolata concezione di Anonimo Fiammingo.
Le altre opere riprodotte in serie limitata, e poste in vendita, sono state realizzate con la collaborazione di Andrea Branzi, Marco Cendron, Laboratorio Zanzara, Nucleo, Emiliano Ponzi, Chiara Onida, Italo Rota, Cristiano Seganfreddo, Patricia Urquiola e Zanellato/Bortotto.
“La mostra – spiega il suo curatore, Gianluigi Recuperati – allestita nella riproduzione della Cappella Ruccellai albertiana ricostruita in scala reale, e’ una suggestione rinascimentale che crea un quadro di riferimento cognitivo essenziale alle suppellettili sacre e arredi liturgici, spogliati dell’aurea di rigida sacralita’. Vessilli che abdicano al loro ruolo religioso per calarsi nell’immanente, reinterpretati in chiave contemporanea, nell’ottica di ricerca costante di funzionalita’”.

“Questa mostra e i prodotti che ne scaturiscono – commenta l’ad di Rinascente Pierluigi Cocchini – ci rendono orgogliosi d’incarnare qualcosa di piu’ di una grande azienda italiana: insieme ai valori di rinascente sono qui mirabilmente condensati i più alti simboli della presenza umana, le domande fondamentali e il bisogno di bellezza”.

Infine l’excursus storico culturale di Luca Scarlini che attraversa con il suo racconto pieno di citazioni e riferimenti la storia millenaria di Roma, capitale dell’Impero, e sede del “Vaticano, che alimenta da millenni con le sue commissioni tutto un mondo di artigiani, figure professionali che altrimenti
andrebbero a scomparire: ebanisti, vetrai, scultori in avorio, corallo e cristallo di rocca, miniatori di pergamene, produttori di Madonne che lacrimano”.

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