E’ il giorno del voto al Senato sulle mozioni riguardanti la Tav, con Matteo Salvini e Luigi Di Maio in Aula. “Il governo può cadere anche prima di settembre”, ha detto ieri il leader della Lega esprimendo il suo dissenso per la manovra pensata da Tria e altre scelte degli alleati.
Ma nella serata di ieri è arrivata la frenata di Palazzo Chigi: il voto di oggi ‘non prefigura in alcun modo un sindacato sull’operato del governo né tantomeno sull’operato del presidente del Consiglio’. E un sì o un no alla mozione – rimarcano fonti vicine al premier Conte – di fatto non cambierà le scelte già fatte a meno di non avviare una procedura in questo senso. Il governo, tuttavia, resta in bilico.