Roma si legge: il sindaco Gualtieri alla Camera chiede per la Capitale più poteri e fondi del Pnrr – PODCAST

La Repubblica sostiene che “la riforma c’è, sarebbe di fatto pronta. Ma masticano amaro in Campidoglio, c’è da fare i conti con quello che accadrà al Governo dopo l’elezione del nuovo presidente della repubblica. La prospettiva di un rimpasto o di nuove elezioni, è l’ostacolo più grande"

Ecco le principali notizie della giornata dalla rassegna stampa a cura di Marco Moretti che potete ascoltare anche in versione podcast (clicca qui).

Il sindaco Gualtieri ieri alla Camera ha detto che Roma è penalizzata dai fondi del Recovery e ha rilanciato, leggiamo sul Messaggero, chiedendo “più poteri, compresi quelli legislativi e fondi per una riforma di natura costituzionale. Ma accanto a un patto, ‘un accordo tra lo stato e Roma capitale come fosse un vero e proprio contratto di servizio tra lo Stato centrale e Roma per erogare più risorse anche in relazione ai servizi che la capitale offre alla collettività nazionale”. La Repubblica sostiene che “la riforma c’è, sarebbe di fatto pronta. Ma masticano amaro in Campidoglio, c’è da fare i conti con quello che accadrà al Governo dopo l’elezione del nuovo presidente della repubblica. La prospettiva di un rimpasto o di nuove elezioni, è l’ostacolo più grande”.

Il drive-in Quirinale 

Ecco, spostandosi a Montecitorio che da lunedì sarà teatro delle votazioni per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica con l’arrivo dei 1009 grandi elettori viene messo a punta la modalità per consentire il voto agli elettori positivi. Autorizzato l’utilizzo del parcheggio alle spalle di Montecitorio, in via della Missione, quello che il Corriere ha chiamato “Drive-in Quirinale”, i parlamentari positivi asistomatici o in quarantena potranno andare in auto al parcheggio, o a piedi con un percorso protetto, questo va ancora deciso, dove troveranno un gazebo “ma servirà un decreto legge per consentire ai parlamentari di spostarsi dalla propria residenza e raggiungere la Camera. Più confusa la situazione in Campidoglio, il Tempo titola: “Caos tamponi in Campidoglio. Consiglieri fermati dai vigili urbani che chiedono il test. Protestano maggioranza e opposizione perché ciò che era fortemente consigliato è diventato obbligatorio. Si giustifica la presidente d’Aula Celli: “C’era un patto tra i gruppi per mettere fine alle riunioni da remoto ma nessuno lo ha rispettato”.

Bancarelle: salta il maxi rinnovo delle licenze

Dal Messaggero: “Bancarelle subito a gara. Salta la proroga fino al 2032. Il Tar ha bocciato il ricorso degli ambulanti perché un maxi rinnovo violerebbe la concorrenza. Oltre 11mila permessi da riassegnare, compresi i camion bar in mano alle lobby. Per i giudici l’amministrazione capitolina ha il dovere di non applicare la legge nazionale di rinnovo automatico delle concessioni in quanto contrastante con la direttiva Bolkestein che impone l’indizione di gare pubbliche a tutela della concorrenza di mercato. Le licenze sono già poche e non metterle sul mercato andrebbe ad irragionevole discapito degli altri operatori che aspirano al subentro”.

Il discorso di Brunetta ai dipendenti pubblici 

Può essere considerata un’esortazione a studiare e rimettersi in gioco la lettera che il ministro della Pa Renato Brunetta ha inviato ha 3,2 milioni di dipendenti pubblici: “Ciascuno di voi può fare la differenza – ha scritto Brunetta – visto il piano di investimento da 2 miliardi di euro la invito a cogliere l’occasione di investire sul suo percorso professionale, anche perché questo impegno, grazie ai contratti collettivi nazionali di lavoro di cui ho fortemente voluto il rinnovo, sarà valorizzato attraverso miglioramenti di carriera e di retribuzione”. I lavoratori della PA possono iscriversi a condizioni agevolate a corsi di laurea, master e corsi di specializzazione, un’offerta formativa con i fiocchi con l’invitante finale: “Persone qualificate, qualificano il Paese”, le condizioni sono create, resta da vedere quanti risponderanno all’appello.

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