Niente quarantena per gli studenti vaccinati, o guariti, che abbiano avuto un contatto stretto con un positivo e quarantena ridotta da 10 a 5 giorni per gli altri. Sarebbe questa, secondo quanto si apprende, una delle indicazioni arrivate dal Cts, riunito stamani. Gli esperti avrebbero dato il via libera alla cosiddetta ‘autosorveglianza’ per i ragazzi e le ragazze con green pass rafforzato che abbiano avuto un contatto a rischio con persona positiva al Covid.
L’autosorveglianza prevede l’utilizzo di mascherine Ffp2 per 5 giorni e, in assenza di sintomi, non è necessario fare il tampone.
Le nuove misure, ora al vaglio del Consiglio dei ministri, riguarderebbero tutte le scuole di ogni ordine e grado, dalle elementari in su, ad esclusione, quindi, delle materne.
“Oggi ci occupiamo della scuola in presenza, che è da sempre la priorità di questo governo. Veniamo incontro alle esigenze delle famiglie, che trovano il regime attuale delle quarantene troppo complicato e restrittivo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Draghi, aprendo il Consiglio dei ministri. “Vogliamo limitare di molto l’uso della didattica a distanza, per permettere a un numero sempre maggiore dei nostri bambini e ragazzi di andare in classe”, ha aggiunto.
Negli asili e nelle scuole materne dell’infanzia “fino a quattro casi di positività accertati tra gli alunni presenti in classe, l’attività didattica prosegue per tutti in presenza con l’utilizzo di dispositivi di protezione delle vie respiratorie di tipo FFP2 da parte dei docenti fino al decimo giorno successivo alla conoscenza dell’ultimo caso accertato positivo al COVID-19. In tali casi, è fatto comunque obbligo di effettuare un test antigenico rapido o molecolare o test antigenico autosomministrato per la rilevazione dell’antigene SARS-CoV-2 alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, al quinto giorno successivo alla data dell’ultimo contatto. In caso di utilizzo del test antigenico autosomministrato l’esito negativo è attestato tramite autocertificazione”. E’ quanto si legge nella bozza del nuovo decreto Covid, andato oggi in Consiglio dei ministri. “Con cinque o più casi di positività nella stessa sezione o gruppo classe, si applica alla medesima sezione o al medesimo gruppo classe una sospensione delle relative attività per una durata di cinque giorni”.
“Accogliamo favorevolmente questa misura del CTS che sicuramente favorisce la presenza. Anche se resta la differenza di trattamento tra vaccinati e non vaccinati che noi non abbiamo mai condiviso”. Così la presidente dell’Associazione nazionale presidi per il Lazio, Cristina Costarelli, commenta il parere espresso dal Comitato tecnico scientifico all’auto-sorveglianza per i vaccinati e i guariti da non più di 120 giorni e alla riduzione a cinque giorni della quarantena per i non vaccinati. “In generale la riduzione della quarantena a 5 giorni anziché dieci favorisce la presenza, e questo è ben accolto. Ci fidiamo delle decisioni sanitarie ma siamo preoccupati perché questa scelta non corrisponde ad una semplificazione della gestione lato scuola di uno, due, tre contagi; di vaccinati e non vaccinati, con tutte le complessità che ne derivano. E’ chiaro: si vuole favorire la presenza ma a livello di semplificazione nulla di fatto. Altrimenti avrebbero semplificato le casistiche con uno, due, tre positivi, che cambiano numerose volte anche nell’arco della stessa giornata e rendono la didattica poco costante”. Aggravi su aggravi a detrimento della didattica? “adesso anche sul fronte ffp2, un’altra novità non semplice da gestire – aggiunge Costarelli – Dobbiamo fare un calcolo dei quantitativi necessari, poi gli ordinativi in farmacie con cui il ministero ha stipulato accordi e che forniranno mascherine a 0,75 centesimi e quindi acquisire le consegne”. E i contagi? “E’ in corso una stabilizzazione, potremo anche dire un leggerissimo calo”.