“No alla guerra, no alle armi, i conflitti si possono sempre risolvere con il dialogo”. Così i giovani della Pace della Comunita’ di Sant’Egidio, che sulle note di canzoni simbolo come “They don’t care about us” di Micheal Jackson e “Sunday Bloody Sunday” degli U2, e dietro a un grande striscione “No War” sono scesi in piazza al Pantheon per un flash mob contro la guerra in Ucraina. L’iniziativa è stata promossa dalla Comunita’ di Sant’Egidio e vuole essere la prima di ulteriori iniziative che la Comunita’ intende porre “all’attenzione di tutti i cittadini europei per evitare il conflitto in Ucraina”.
“E’ da troppo tempo che non si scende in piazza per la pace, lasciandola decidere solo nei palazzi”. Il presidente della Comunita’ di Sant’Egidio, Marco Impagliazzo, a margine del flash mob dei giovani per la pace al Pantheon, ha annunciato una grande manifestazione rivolta alla societa’ civille, ai partiti, ai sindacati e che si terra’ in Piazza SS. Apostoli giovedi’ 17 febbraio alle ore 17.30. In piazza anche tanti cittadini ucraini.


Impagliazzo ha ricordato che “’la guerra e’ sempre una pazzia’ ha detto papa Francesco. Occorre mobilitarsi subito per respingere la follia e il rischio dell’aggressione armata ma scegliere con decisione la via del dialogo e della pace. Per questo la Comunita’ di Sant’Egidio promuove una manifestazione per la pace in Ucraina. La Comunita’ di Sant’Egidio fa appello a tutte le forze politiche, alle organizzazioni sindacali e della societa’ civile, ad unirsi a questa mobilitazione: un raduno senza bandiere, con la sola appartenenza della pace, per chiedere che si continui a parlare e a negoziare e non si ricorra alle armi”. Il presidente di Sant’Egidio ha sottolineato che “dopo due anni di pandemia abbiamo biosgno di altri morti? No, la pace e’ vita, la guerra e’ morte, questi due popoli, russo e ucraino hanno gia’ sofferto abbastanza e’ tempo di costruire, si’ alla pace”.