La delegazione ucraina è arrivata a Gomel, in Bielorussia, al confine con l’Ucraina, nell’area del fiume Pripyat, per i negoziati con la Russia. A riferirlo sono i media locali. Fanno parte della delegazione il ministro della Difesa Reznikov, il viceministro degli esteri Tochytskyi, il consigliere presidenziale Podoliak, i parlamentari Arakhamia e Umerov, il rappresentante del TCG Kostin.
Intanto questa notte, quinta notte di guerra in Ucraina, le sirene non hanno mai smesso di suonare: esplosioni, incendi, fughe nei rifugi anche alla vigilia degli attesi colloqui di Gomel. L’esercito russo ha annunciato che la popolazione di Kiev “può lasciare liberamente la città” e rivendica la “supremazia aerea” in tutta l’Ucraina, mentre accusa le autorità ucraine di utilizzare la popolazione civile di Kiev come “scudo umano”.
Attraverso il sito Viaggiare sicuri del ministero degli Esteri, la Farnesina raccomanda fortemente agli italiani presenti in Russia di lasciare il Paese. Mentre il presidente degli Stati Uniti Joe Biden sentirà oggi gli alleati per valutare il prossimo passo. E l’Onu torna a riunire il Consiglio di Sicurezza per proporre – annuncia il ministro degli Esteri Luigi Di Maio – una tregua per evacuare donne e bambini.
A tremare – dopo le nuove sanzioni alla Russia e la minaccia nucleare evocata da Vladimir Putin – sono stati soprattutto i mercati: il rublo ha ceduto quasi il 30% sul dollaro sulle piazze asiatiche, i future a Wall Street hanno perso fino al 3%, il petrolio è schizzato al Wti fino a un +7,5% a 98,46 dollari al barile. Strangolate dalle sanzioni molte banche russe, con il 50% delle riserve della banca centrale di Mosca congelate nelle casseforti dei Paesi del G7. L’Ue chiude alla Russia anche i cieli, blindando gli spazi aerei dei Paesi membri e presto potrebbe farlo anche per i porti.