Ai microfoni di Radiocolonna.it Natale Di Cola, Segretario Generale della Cgil di Roma e Lazio, approfondisce i risultati emersi dalla “III° indagine sui servizi di Roma Capitale”, promossa dal sindacato e che riguarda soprattutto i servizi erogati in tema di trasporto pubblico e di rifiuti, “Anche quest’anno – rileva – cittadine e i cittadini bocciano la qualità dei servizi, ma non ci saremmo aspettati risultati diversi perché c’è la mancata raccolta dei rifiuti, la poca pulizia della città, la scarsità di mezzi pubblici, e altro. Ma soprattutto ci ha colpito la risposta a che cosa i romani immaginano per il futuro. C’è infatti l’aspettativa che non ci saranno in futuro miglioramenti, e anzi le cose peggioreranno”. C’è una tale cronicizzazione dei disagi sui servizi che viene ormai percepita come la “normalità”.
Le contestazioni dei cittadini che riguardano il trasporto pubblico, sottolineano la lentezza con cui i mezzi girano all’interno della città, e soprattutto la poca frequenza. Con queste premesse non costituiscono una reale alternativa al trasporto privato per spostarsi in città. Sempre sul servizio di trasporto pubblico emerge una marcata differenza di percezione tra chi risiede nel centro e chi nelle periferie, per quel che riguarda sia la frequenza sia la possibilità di utilizzo. Inoltre viene richiesto un ammodernamento della flotta che favorirebbe un miglioramento dell’offerta da parte di Atac.
Un altro aspetto che la Cgil sottolinea sono le scelte di Atac relative al contratto di servizio, scaduto e non ancora rinnovato, che l’Amministrazione dovrebbe rinnovare adeguandolo ai prezzi attuali, visto l’aumento dell’inflazione che negli ultimi due anni (insieme all’aumento dei costi energetici) rende necessario un aumento di liquidità per l’azienda.
Unica nota lieta, invece, è rilevare che i cittadini apprezzano il costo contenuto del biglietto, tra i più bassi in Europa, valutato con il voto “7”, che però in caso di mancato intervento da parte del Campidoglio, entro il 31 luglio rischierà un aumento per i biglietti e e per gli abbonamenti.
I campi di azione della Cgil Roma e Lazio, alla luce di quanto emerso dalla ricerca effettuata, sono tre, come spiega il Segretario Generale Natale Di Cola. “Prima cosa – afferma – la partecipazione, perché sono anni che non è possibile sviluppare un confronto con l’Amministrazione Capitolina, per discutere delle criticità della città. Noi facciamo queste indagini per orientare le nostre scelte e le nostre richieste di intervento, però serve una profonda discontinuità”.
La Cgil giudica insoddisfacente sia il piano industriale di Atac che di Ama, e a tal proposito propone una maggiore integrazione per Atac tra mezzi di mezzi di trasporto, come tram e trasporto ferroviario regionale. Un ragionamento speculare per Ama, dove il sindacato propone di superare l’azienda e di immaginare come accade in molte città europee e del Nord Italia, di costruire una grande multiutily dell’economia circolare, che metta al centro le aziende pubbliche del territorio e preveda sinergie con Acea, e che punti sull’innovazione e sull’economia circolare.
Natale Di Cola, ricorda infine che “Atac ed Ama sono due aziende dei cittadini, che sono i veri proprietari, e serve territorio per territorio costruire momenti di confronto per ricucire il rapporto al fine di trovare insieme quelle soluzioni che siano a favore dei cittadini, dell’ambiente ed a favore delle lavoratrici e dei lavoratori”, che molto spesso si trovano a dover lavorare in condizioni di disagio e di emergenza sanitaria”, (come nel caso della raccolta manuale dei rifiuti intorno ai cassonetti con temperature di 40°).